Infrastrutture, mobilità e logistica: ecco cosa fare in Piemonte
Proposte strategiche e "immediatamente cantierabili".
Torino, 23 gennaio 2012 - Un documento con proposte operative, alcune delle quali a costo zero, per rilanciare il sistema delle infrastrutture, dei trasporti e della logistica in Piemonte. E’ il senso di quanto fatto sostanzialmente da tutto il mondo del’economia e del lavoro piemontese. Un’iniziativa già innovativa di per se’, visto che ha raccolto l’adesione di 13 organizzazioni datoriali (dell’industria, dell’artigianato, del commercio, della cooperazione e dell’agricoltura) e delle tre principali sigle sindacali. A firmare il prodotto di alcuni mesi di lavoro sono stati infatti i componenti del Coordinamento delle Organizzazioni datoriali piemontesi (costituito dai livelli regionali di Confindustria, Confapi, Confcommercio, ANCE, Confartigianato, CNA, Casartigiani, Confesercenti, Confcooperative, Legacoop, Cia-Confederazione nazionale agricoltori, Coldiretti e Confagricoltura) insieme a CGIL, Cisl e Uil regionali. Nel testo sono contenute le “prime proposte condivise sulle scelte strategiche di pianificazione, sulle priorità di intervento da attivarsi su opere infrastrutturali e sui nodi logistici della Regione”. Per il sistema economico piemontese, “mobilità e logistica rappresentano una condizione indispensabile per lo sviluppo economico di un territorio. Lo sviluppo sostenibile, la concentrazione degli insediamenti, la creazione di corridoi infrastrutturali, il collegamento con l’estero, lo sviluppo della piattaforma logistica regionale, gli impulsi urbanistici e di sviluppo (nei nodi di trasporto), sono solo alcuni degli effetti territoriali regionali dei progetti legati ai trasporti”. Ma tutto ciò come può essere realizzato in un momento difficile come quello che l’economia e il Paese stanno attraversando? Le organizzazioni datoriali e i sindacati hanno individuato una serie di azioni e di proposte di lavoro. Prima di tutto, vengono individuate 5 azioni: rispetto dei tempi e concentrazione delle risorse e delle efficienze sulle opere prioritarie, analisi di mercato e piano di marketing territoriale, programmazione e riorganizzazione fisica e funzionale dei nodi logistici, avvio di una politica di incentivi economici al settore ferroviario, approvazione e attuazione dei piani e delle leggi regionali di settore. Sulla base di questi “principi”, poi, le organizzazioni dell’economia e del lavoro hanno elencato delle proposte operative suddivise a loro volta in due gruppi: “proposte di intervento strategico”, legate a temi e settori valutati di massimo interesse, e “proposte di azioni a rapida cantierabilità” che oltre a rientrare nei temi di massimo interesse, hanno già un livello di definizione tale da permettere una rapida attivazione e un effetto positivo nel breve periodo sul sistema economico e sociale piemontese. Fanno parte del primo gruppo la richiesta di concretizzare la realizzazione dei Corridoi Europei 3 e 6 ma anche di realizzare una piattaforma europea del Nord-Ovest che garantisca lo sviluppo dell’interesse pubblico e dei privati, iniziando nei prossimi mesi con lo studio di fattibilità. Della fase “strategica” fanno anche parte la richiesta di arrivare presto ad un disegno di legge regionale ad hoc per l’incentivazione dell’intermodalità e all’approvazione di “interventi normativi finalizzati a sviluppare la capacità della filiera logistica di fare rete”. Più nel dettaglio, invece, vanno le proposte di avviare e completare infrastrutture come la Asti-Cuneo, la Tangenziale Est di Torino, la Pedemontana piemontese, il passante ferroviario, il sistema ferroviario dell’area metropolitana torinese. Secondo il sistema economico piemontese, poi, è necessario “approfondire e proporre come sede dell’Authority dei Trasporti la città di Torino e il Piemonte in quanto regione eletta ai trasporti e alla logistica”. Concrete anche le proposte immediatamente “cantierabili”. In questo caso si parla fra l’altro della necessità di “aggiornare ed approvare il Piano Regionale della Logistica”, di “attuare i bandi per le imprese sui progetti d’infomobilità e verso tutti gli investimenti immateriali rafforzando il sostegno e la partecipazione ai principali bandi Europei”. Alcune di queste idee – che sono state presentate recentemente all’Assessore Regionale ai Trasporti del Piemonte, Barbara Bonino - possono essere realizzate praticamente a costo zero perché rientranti in progetti già finanziati oppure perché fattibili con risorse, umane e finanziarie, già presenti in ambito regionale. Occorrerà adesso vedere come la filiera economica piemontese, insieme alle Istituzioni, riuscirà a dare seguito a questa iniziativa già giudicata positivamente dall’Assessore Bonino che ha spiegato: “Credo che sia strategica, soprattutto in questo periodo particolare, un’azione di lobby territoriale per assicurare al Piemonte i finanziamenti necessari a tutti quei progetti che attendono da tempo di essere avviati. L’iniziativa avviata dalle associazioni imprenditoriali con i sindacati rappresenta un segnale importante in tal senso”.