Intesa su cicloturismo tra Lombardia e Piemonte
In programma iniziative comuni per la valorizzazione del Lago Maggiore
Duecentomila euro per la attivazione di un sistema integrato di percorsi cicloturistici e per la valorizzazione delle risorse turistiche fra Lombardia e Piemonte. E’ il succo dell’intesa sottoscritta ad Expo 2015 dagli assessori allo Sviluppo Economico della Lombardia, Mauro Parolini, e dall'assessore piemontese alla Cultura Antonella Parigi.
Obiettivo generale dell’accordo è quello di rafforzare la collaborazione tra Regione Lombardia e Regione Piemonte sui temi del turismo. Ma se si guarda più da vicino quanto stabilito, il traguardo che le due Amministrazione regionali si sono date è quello di dare vita ad iniziative comuni per la valorizzazione dell'area del Lago Maggiore con esperienze e prodotti legati al cicloturismo.
Tra le azioni da mettere in campo in favore di questo settore, i due Assessori hanno previsto lo sviluppo della fruizione ciclopedonale, la valorizzazione di altri filoni tematici in ambito turistico da legare ai percorsi in bicicletta e la promozione della visibilità dei territori sui social network. Ai percorsi in bicicletta, quindi, verranno collegati altri progetti dedicati all’agroalimentare, alle città d’arte e al turismo religioso.
Lo stanziamento complessivo per queste azioni è, come si è detto, pari a 200mila euro (100 mila euro per ciascuna regione).
Secondo l'assessore Antonella Parigi “il cicloturismo è un asset strategico, un tipo di turismo in fase di crescita”. Mentre per l'assessore Parolini è stato importante per la regione riappropriarsi del ruolo turistco del territorio avvenuto attraverso l’Expo. Ecco perché, sempre secondo l'assessore lombardo, è necessario che la fine dell'esposizione universale “sia l'inizio di un nuovo dinamismo, di una nuova capacità di attrarre investimenti, turisti e lavoro. Per noi settimana prossima inizia un percorso”.
Sempre in tema di cicloturismo, il Piemonte aveva approvato nel corso del 2015 un documento complessivo sulla rete ciclabile regionale con una serie di progetti da realizzare attraverso la ricerca di fondi europei, il coinvolgimento dei privati, il riorientamento di fondi pubblici e l’intervento delle fondazioni bancarie.