La riforma della portualità per la ripresa economica e il recupero della competitività dell'Italia
D'Amico, Presidente di Confitarma: No tagli al nostro settore. Le rassicurazioni del Ministro Matteoli
Roma, 6 ottobre 2011 - Sblocco della riforma portuale e dei dragaggi, semplificazioni burocratiche, difesa del Registro Internazionale e del regime fiscale, promozione delle autostrade del mare e dell'ecobonus per favorire il trasporto merci via nave: sono le richieste che Confitarma (l'associazione confindustriale degli armatori) ha posto ieri all’assemblea che si è tenuta ieri a Roma.
All’incontro hanno partecipato il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteoli, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e il vicepresidente di Confindustria per le Infrastrutture Cesare Trevisani.
Nel corso dell’assemblea Paolo D'Amico, Presidente di Confitarma, ha ricordato la crescita del settore che conta 330 aziende, con 1005 navi per 18 mila tonnellate e 60 mila addetti,nuove navi per 35,5 miliardi negli ultimi 13 anni, l'11esima flotta commerciale al mondo. "Non vorremmo - ha dichiarato D'Amico - che tutto questo venisse messo in discussione. Sappiamo che le misure all'orizzonte, cioè i tagli lineari dei cosiddetti regimi fiscali agevolati, tra cui viene ricompreso il nostro Registro Internazionale, potrebbero essere applicati già dal prossimo anno. Lo dico chiaramente: i tagli al nostro settore avrebbero un effetto contrario a quello perseguito".
Trevisani ha ricordato che uno dei cinque punti del Manifesto per la crescita di Confindustria e delle altre organizzazioni imprenditoriali prevede il rilancio delle infrastrutture e soprattutto dei nodi in interscambio su cui vanno concentrate le scarse risorse pubbliche. Trevisani ha anche chiesto la creazione dell'Autorità di regolazione del settore dei trasporti.
Il Ministro Matteoli ha rassicurato gli armatori: "Allo stato non sono previsti tagli al settore:anzi ho appena firmato e inoltrato al Ministero dell'Economia un decreto da 132 milioni che azzera le tasse di ancoraggio e promuove interventi nei porti tra cui la nuova piattaforma a Vado Ligure e il ribaltamento a mare dei cantieri di Sestri Ponente".
Altra priorità, ha indicato il titolare del dicastero di Porta Pia, e' quello della riforma per il rilancio della portualita'. Tema rilanciato con forza dal presidente degli armatori, Paolo D'Amico. ''La riforma della legge 84 e' in ritardo per i noti problemi di scarsità di risorse. Prioritaria e' l'autonomia finanziaria- ha sottolineato Matteoli- e senza questo passaggio non ho dato l'assenso''. Ma importanti novità, ha annunciato, sono in vista. ''Proprio oggi la Commissione Bilancio del Senato discuterà l'emendamento che ci consente di approvare la riforma della legge 84'', ha concluso il ministro.
''Siete una forza viva e fondamentale della scena economica del Paese''. E' questo il tributo con cui il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, si e' rivolto al presidente di Confitarma, Paolo D'Amico, e alla platea di armatori dell'assemblea della confederazione.
''Esprimo l'apprezzamento del Governo e quello del Presidente Berlusconi che e' sempre stato vicino al vostro impegno. L'auspicio e' quello di lavorare insieme per il bene e il progresso del Paese'', ha detto Letta nel suo saluto. E, riferendosi all'intervento che poco prima aveva svolto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli, ''e' stato quasi un mago- ha sottolineato- dandovi tante risposte sui temi da voi sollevati'', come quello sulla riforma della legge 84 sulla portualita'.
La riforma della portualita' e' uno dei passi fondamentali per la ripresa economica e il recupero della competitività dell'Italia sui mercati internazionali. E' quanto ha dichiarato il vicepresidente di Confindustria per le Infrastrutture, la Logistica e la Mobilità, Cesare Trevisan, intervenuto all'Assemblea annuale di Confitarma che si e' svolta oggi a Roma.
Non a caso, nel 'Progetto per l'Italia' di Confindustria, tra le 'ricette' per far ripartire il Paese ci sono proprio le infrastrutture, che necessitano di investimenti, programmazione e di un disegno strategico unitario in grado di garantire la massima interconnessione con la rete stradale, ferroviaria e con gli interporti.
''Le prossime settimane'', ha concluso Trevisani, ''saranno cruciali per i contenuti nei decreti per lo sviluppo che il Governo si appresta a varare, in particolare per le misure che riguardano i settori dei trasporti, tra cui quello portuale. Ci aspettiamo che essi costituiscano la svolta per la politica economica di questo Paese, altrimenti sarà l'ennesima occasione mancata e con effetti disastrosi per l'intera economia''.