Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

L'Antitrust bacchetta Alitalia: basta al monopolio sulla rotta Milano-Roma

Secondo l'Autorità la concentrazione Alitalia-AirOne "ha creato una situazione di monopolio sulla rotta Linate-Fiumicino"

Roma, 18 aprile 2012 - Addio al monopolio di Alitalia sulla rotta Linate-Fiumicino. Lo ha certificato l'Antitrust, secondo cui la concentrazione Alitalia-AirOne "ha creato nel 2008 una situazione di monopolio sulla rotta Linate-Fiumicino che ancora persiste e che dovrà essere rimossa entro il 28 ottobre prossimo. La società avrà tre mesi di tempo per presentare all'Antitrust le misure utili a tal fine". L'Alitalia si è detta sorpresa ed ha annunciato che presenterà ricorso: "IL concorrente c'è già: è l'alta velocità ferroviaria".

La delibera dell'Antitrust
La delibera dell'Autorità è arrivata al termine dell'istruttoria avviata, nel novembre scorso, sulla base alla procedura speciale prevista dal decreto legge 28 agosto 2008 n. 134, che sospendeva i poteri autorizzatori dell'Autorità sulla concentrazione. Secondo l'Antitrust, sulla rotta in questione Alitalia-CAI non subisce alcuna pressione concorrenziale da parte di altri vettori aerei, in ragione dell'impossibilità ad ottenere slot su Linate, imputabile alle specificità regolamentari e amministrative dello scalo. Il servizio di trasporto ferroviario ad alta velocità che, dalla fine del 2009, collega Roma e Milano in meno di tre ore, pur avendo costituito una novità di assoluto rilievo, non risulta ancora idoneo a disciplinare sufficientemente i comportamenti di Alitalia-CAI, né in termini di spostamento di una parte sostanziale della domanda dal servizio di trasporto aereo a quello ferroviario, né di effettiva riduzione del prezzo tale da produrre benefici per il passeggero. Lo spostamento della domanda dall'aereo verso il trasporto ferroviario ad alta velocità risulta, peraltro, decisamente più contenuto nelle fasce orarie più remunerative del mattino e della sera, che consentono viaggi andata e ritorno nella medesima giornata. Infatti, per i passeggeri che tendono a privilegiare queste fasce orarie, il treno appare ancora oggi presentare un grado contenuto di sostituibilità con l'aereo e, pertanto, essere solo parzialmente in grado di disciplinare il potere di mercato di Alitalia-CAI.

La ricetta dell'Antitrust per la concorrenza sula rotta Milano Linate-Roma Fiumicino
Secondo l'Antitrust, per rimuovere il potere di mercato di Alitalia-CAI sulla Linate-Fiumicino, appare necessaria la presenza di un effettivo vincolo concorrenziale che non può che essere rappresentato dalla presenza di un altro vettore aereo in grado di contendere ad Alitalia-CAI i passeggeri che utilizzano i voli della prima mattinata e della tarda serata. Per poter rappresentare un'alternativa credibile all'incumbent, il nuovo vettore dovrebbe poter disporre di un numero di slot sufficiente a garantire la dimensione minima efficiente dell'offerta e un'articolazione delle frequenze idonea a garantire un'offerta adeguata nelle fasce orarie a più alta domanda.

Lo stato della concorrenza sulle altre totte nazionali
Per quanto concerne le altre rotte nazionali da/per Roma e le tratte Napoli-Torino e Napoli-Venezia, l'Antitrust ha invece rilevato che la posizione di mercato di Alitalia-CAI, determinatasi a seguito dell'operazione del 2008, risultava indubbiamente rafforzata ma pienamente contendibile. A riprova di ciò, nel triennio successivo all'operazione di concentrazione, si è registrato l'ingresso di nuovi vettori e il rafforzamento di quelli già attivi. Infine, relativamente alle rotte da/per Milano verso Bari, Brindisi, Napoli, Palermo e Lamezia Terme, dove la maggior parte della clientela non effettua il viaggio di andata e ritorno in giornata, la posizione di Alitalia-CAI ha risentito non solo della concorrenza effettuata dai vettori che servivano le rotte in questione da Linate, ma anche di quella esercitata dagli operatori attivi da/per Malpensa. In quest'ottica, rileva soprattutto la pressione concorrenziale esercitata da EasyJet, Meridiana e Windjet.

Il ricorso di Alitalia
Alitalia non condivide il presupposto alla base della decisione dell'Antitrust, secondo cui il servizio di trasporto ferroviario ad alta velocità non sarebbe un concorrente efficace del trasporto aereo sulla tratta Roma-Milano. Dall'avvio del servizio Frecciarossa - si legge in una nota delle compagnia aerea -, inaugurato il 13 dicembre 2008, "il treno ad alta velocità ha infatti guadagnato, sulla tratta in questione, 19 punti di quota di mercato fino a raggiungere il 56% dei passeggeri trasportati, contro il 32% dell'aereo (Fiumicino-Linate) e il 12% dell'auto. La crescita dell'alta velocità e' andata tutta a scapito del trasporto aereo, laddove la quota del trasporto in auto tra le due città è rimasta invariata. La concorrenza del treno ad alta velocità ha indotto Alitalia ad effettuare, sulla Roma-Milano, investimenti superiori a 30 milioni - negli aeroporti, nel servizio di bordo e per il rinnovamento della flotta - fino a raggiungere standard di qualità considerati di eccellenza a livello internazionale. Nonostante ciò, vi è stato un indiscutibile effetto di spostamento della domanda che ha comportato per Alitalia, tra il 2008 e il 2011, la perdita di circa 2 milioni di passeggeri e del 50% dei ricavi sulla tratta. Nello stesso periodo, l'alta velocità ferrovia ha registrato un grande successo commerciale e finanziario tanto che la capacità di posti offerti sulla tratta Roma-Milano è già oggi quattro volte superiore a quella degli aerei ed è destinata ad aumentare ulteriormente nell'offerta di frequenze e di orari con l'ingresso di NTV".
Per Alitalia, inoltre, "tali elementi dimostrano l'assenza di una posizione monopolistica di Alitalia nel trasporto tra le due citta', a maggior ragione se si considera che collegamenti aerei tra Milano e Roma sono offerti anche da altri vettori sulle tratte Fiumicino-Malpensa e Ciampino-Orio al Serio, che servono i medesimi bacini di utenza. Alla luce di questa situazione, e pur nel pieno rispetto dell'operato dell'Autorita', Alitalia impugnerà il provvedimento presso gli organi competenti". Andrea Ragnetti, Ad di Alitalia, si dice "sorpreso della decisione dell'Antitrust, che si basa su un presupposto assolutamente non condivisibile. Il fatto che il treno ad alta velocità sia un concorrente diretto dell'aereo sulla Roma - Milano è sotto gli occhi di tutti gli italiani. La concorrenza del treno e' stato uno dei principali fattori che ci hanno spinto ad investire decine di milioni nel miglioramento della nostra flotta e del nostro servizio, a bordo e negli aeroporti di Fiumicino e di Linate. Nonostante i nostri prezzi sulla tratta siano diminuiti di quasi il 20%, Alitalia ha perso in tre anni circa il 40% dei passeggeri e il 50% dei ricavi. Nulla di tutto ciò appartiene a una posizione di monopolio".

Mario Avagliano