Per le ferrovie italiane un miliardo dall'Europa
BEI ha in progetto un finanziamento dedicato ad RFI

Torino, 31 agosto 2016 - Per le ferrovie italiane potrebbe arrivare un miliardo di euro dall’Europa. Si tratta di più di un’ipotesi. La notizia è stata diffusa in Italia dal quotidiano Milano Finanza.
La BEI (la Banca Europea per gli Investimenti), ha infatti in progetto di erogare un finanziamento dedicato a rete Ferroviaria Italiana (società che fa parte appunto delle Ferrovie dello Stato), che dovrebbe permettere alla società di concludere impegni di spesa pari a più di due miliardi per la messa in sicurezza della rete e per le infrastrutture. Si tratta di interventi concordati con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito del Contratto di Programma 2012-2016. In particolare RFI deve rimettere a nuovo la generalità della rete di binari per adeguarla alle più recenti norme di sicurezza. Si tratta in particolare di lavori sui passaggi a livello, nei tunnel, per l’accesso alle stazioni, per la riduzione del rumore e del rischio idrogeologico.
Il possibile intervento della Bei in favore delle ferrovie non sarebbe il primo ma il terzo. A febbraio dello scorso anno, infatti, la stessa banca ha erogato un prestito pari a 950 milioni di euro per l’ammodernamento dei servizi delle linee convenzionali, regionali e locali da Nord a Sud. In questo modo,lo Stato ha potuto risparmiare circa 50 milioni di interessi per il tasso più basso praticato dalla BEI. Nel dicembre del 2015, invece, BEI ha messo a disposizione di Fs altri 300 milioni di euro (per un investimenti pari a 700 milioni eseguito da Trenitalia), che sono serviti per acquistare 49 motrici e 250 carrozze viaggiatori per le linee regionali di Toscana, Lazio, veneto, Piemonte e Liguria.
Intanto, sempre in tema di impegni delle ferrovie, nel febbraio del 2016 il Contratto di Programma è stato aggiornato con un aumento pari a 9 miliardi destinati al miglioramento del trasporto pubblico locale, il trasferimento delle merci su ferro, il miglioramento di alcune linee (Brescia-Padova per Alta velocità, il Terzo Valico, la galleria di base del Brennero).
Andrea Zaghi