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Briciole di pane

Liguria, 5 milioni in meno per il trasporto locale

Ma la Regione sta lavorando per contenere l'impatto sui cittadini

Roma, 12 dicembre 2012 - Le risorse destinate nel 2013 al trasporto locale in Liguria (fra ferro e gomma) saranno tagliate di 5 milioni di euro. I risparmi dovranno essere ripartiti “equamente” fra le diverse modalità di trsporto offerte ai cittadini che dovranno sopportare anche un “un lieve aumento delle tariffe ferroviarie da gennaio”. A dirlo è stato, in una nota, l’Assessore regionale ai Trasporti Enrico Vesco che ha sottolineato come l’Amministrazione Regionale stia lavorando “tempestivamente e con senso di responsabilità, ascoltando tutte le parti in causa” per affrontare il problema.

“Il rincaro delle tariffe ferroviarie da gennaio è inevitabile – ha detto Vesco - un rincaro sostenibile, calibrato sull'indice di inflazione dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rilevato dall'Istat. Biglietti e abbonamenti del treno sulla rete regionale aumenteranno del 3,1%. L'aumento sull'indice Foi dell'Istat era peraltro già previsto nel contratto di servizio e Trenitalia insisteva su un aumento maggiore, perché con la tutela che abbiamo fatto negli anni scorsi gli abbonamenti mensili risultano oggi molto vantaggiosi. L'aumento invece non supererà quella percentuale, un buon risultato”.

Ma la stessa Regione sottolinea la quantità di “incognite”. Ad iniziare dall'effettivo trasferimento di risorse dallo Stato. Ciò nonostante, Vesco ha sottolineato la certezza delle risorse per il prossimo anno, mentre “il bilancio di previsione del 2012 riservava solo metà delle risorse necessarie rimandando il resto agli assestamenti”.

La Giunta, quindi, sta lavorando ad una serie di “tagli chirurgici” ai servizi. Regione e Trenitalia daranno vita a un tavolo tecnico per arrivare dal primo di marzo a una riduzione quantificata in un milione di euro. “Senza penalizzare – viene spiegato -, il trasporto pendolare, le fasce mattutine, serali, gli ultimi treni della giornata, le località dell'entroterra, concentrandosi sugli aspetti che hanno minore impatto sugli utenti”.

Alcune scelte, tuttavia, sono già state fatte e messe in pratica. Come, per esempio, dal 10 dicembre la soppressione del cosiddetto “treno della neve” da Genova a Limone Piemonte. “Altro taglio sicuro – dice la nota regionale -, il pullmann serale sostitutivo da Voghera a Genova che serviva a una parte di pendolari da Milano, ma è ormai poco utilizzato: non si arriva a dieci viaggiatori a corsa per un servizio che costa 250.000 euro all'anno. Ancora meno sostenibile il pullmann diretto Milano Genova che era stato chiesto dai pendolari”. Nessuna novità, invece, per i collegamenti Nervi - Voltri nell'area genovese (i cosiddetti "Voltrini"): la riduzione del servizio sarà la stessa già messa in atto nel 2011 e nel 2012, limitata al mese di agosto e non estesa a tutto l'anno.

A fronte dei tagli previsti nel 2013 anche per il trasporto su gomma per un ammontare complessivo di 2,3 milioni di euro (che fanno passare le risorse dai 121, 8 milioni nel 2012 ai 119, 5 nel 2013) Vesco ha infine portato all’approvazione della Giunta regionale un emendamento al collegato alla Finanziaria sulle ripartizione delle risorse destinate alla gomma per i cinque bacini regionali. Sul totale delle risorse per il 2013 è stato deciso che a Imperia andrà l’8,82% del totale, a Savona il 10,84% a Genova il 54,59 per cento, al Tigullio il 13,63% e alla Spezia il 12,10%.

Andrea Zaghi