Logistica e mobilità urbana: scooter elettrici per la consegna delle merci
Particolare attenzione alla sperimentazione di soluzioni innovative

Roma, 26 settembre 2014 - Logistica e mobilità urbana alla ricerca del connubio perfetto. Un impegno non da poco che vede in campo, un po’ ovunque, iniziative volte a rendere l’approvvigionamento delle merci meno invadente e maggiormente integrato nel contesto cittadino. In tal senso si muove la sperimentazione avviata con l'utilizzo, a Genova, di uno scooter elettrico. Lo scooter, che sarà utilizzato fino al prossimo febbraio, si propone quale alternativa ai tradizionali veicoli a combustione interna. Il modello impiegato ha un'autonomia di 4/5 ore e può trasportare fino a 100 kg. Si potrà, quindi, procedere alla consegna di pacchi e documenti pure all’interno di piccole vie, quelle tipiche dei centri storici per intenderci. Al termine della sperimentazione i dati acquisiti saranno comparati con quelli concernenti l’utilizzo di uno scooter “normale”.
Questa iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto “Pro e-bike”, avviato nel 2013. Un progetto che punta a promuovere la "cultura dell'elettrico" presso gli operatori del settore logistico. Consente loro di verificare, in maniera concreta, i vantaggi in termini, ecologici ed economici, derivanti dall'utilizzo di scooter elettrici e biciclette a pedalata assistita (e-bike). Risparmio energetico e riduzione delle emissioni di CO2 sono, quindi, possibili. Il traffico commerciale, è risaputo, ha un impatto notevole nella vita della città. Da qui, il rincorrersi di progetti sulle “City Logistics”. A Berlino, ad esempio, è stato introdotto “BentoBox”: un centro logistico modulare progettato per ridurre il numero di viaggi, i costi, il tempo, le emissioni e il rumore causato dalla consegna delle merci urbane. Si organizza una distribuzione e una raccolta più efficiente, ovviamente, su scala ridotta. Nel 2012 il prototipo del sistema “BentoBox” è stato sperimentato pure da Lione (Francia) e Torino (Italia).
Un rischio che si corre nell’affrontare questi temi, però, è la frammentazione della progettazione in proposte (ancora) troppo ancorate al contesto locale. O, comunque, non sempre replicabili. Per questo, è indispensabile un coordinamento centrale (e nazionale) delle attività riferite alla logistica urbana. Non è casuale, d’altronde, che la Consulta Generale per l’Autotrasporto abbia inserito proprio la distribuzione urbana delle merci nel Piano Nazionale della Logistica 2012. Per dire, insomma, che decision makers e professionisti sono impegnati nella progettazione di città sempre più intelligenti.