Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

In Lombardia 16,4 milioni di spostamenti in un giorno

L'auto è ancora il mezzo preferito, ma sale l'uso dei trasporti pubblici

Milano, 14 aprile 2015 - In Lombardia ogni giorni vengono effettuati 16,4 milioni di spostamenti, con un tempo medio pari a circa 66 minuti e prevalentemente in auto. Sono alcune delle indicazioni che emergono dalla Matrice origine-destinazione redatta dai tecnici dell'Assessorato regionale alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia per capire quanto, quando, come, dove e perché ci si muove in regione.


La quantità di spostamenti è del 4,6% in più rispetto al 2002, mentre il tempo impiegato è sceso: era 72 minuti del 2002. In diminuzione anche l’uso delle auto (nonostante rimangano il mezzo preferito), a vantaggio invece del trasporto collettivo. L'ora di punta degli spostamenti è compresa tra le 7.00 e le 8.00 (15% degli spostamenti della giornata). E ancora, il Comune di Milano si conferma come il più importante attrattore della mobilità rispetto alla domanda dell'intera Lombardia, con una quota pari a circa il 21% (esclusi i rientri a casa). Tra le Province lombarde (Milano esclusa), Monza genera il maggior numero di spostamenti col Comune di Milano (circa 88.000). La stessa Milano si conferma la città con il maggior utilizzo dei mezzi pubblici (circa il 41% del totale degli spostamenti interni al Comune capoluogo).

 


Ecco nel dettaglio altri dati emersi dall’indagine.
 

I motivi di spostamento. Escludendo il rientro a casa, per il 45,5% il motivo dello spostamento è “occasionale”, seguono il lavoro (39,9%), lo studio (9,8). I “motivi occasionali” – viene sottolineato -, hanno superato il “motivo lavoro”: “Nel 2002 – dice la ricerca -, il lavoro era il motivo prevalente, e questo fa pensare agli effetti della crisi economica e alla contrazione, in questi 13 anni, dei posti di lavoro”.


I mezzi usati. L'auto è usata per il 62% degli spostamenti (era il 69% del 2002); il trasporto collettivo per il 19 (il 14% del 2002). Gli spostamenti in auto (come conducente), rimangono superiori al 50% anche se in calo nel 2014 di 6 punti percentuali; Il trasporto pubblico locale (treno compreso), è cresciuto dal 14 al 19%, con un significativo aumento del trasporto ferroviario che è passato dal 3 al 4,5%. Gli spostamenti non motorizzati sono lievemente cresciuti, passando dal 12 al 15%.


Le distanze. La distanza media degli spostamenti è pari a 8,66 Km e il 90% si esaurisce entro i 20 Km (con oltre il 70% al di sotto dei 10 km). Un altro dato interessante è che oltre i 20 km, decresce l'utilizzo del mezzo privato a vantaggio di quello pubblico.


Le destinazioni. Sul totale degli spostamenti, circa 15.8 milioni hanno origine e destinazione all'interno della stessa Lombardia; 0.56 milioni sono di scambio (vale a dire interno/esterno e esterno/interno regione), e i rimanenti 0.04 milioni sono quelli di attraversamento (esterno/esterno). La Provincia di Milano si caratterizza per quasi un terzo degli spostamenti emessi (con qualsiasi destinazione, compresa la stessa zona di emissione) e per poco più del 35% degli spostamenti attratti. Seguono Brescia e Bergamo cui corrispondono complessivamente, per l'emissione e per l'attrazione, quote comprese tra il 23 ed il 24% degli spostamenti totali effettuati in Lombardia.


Il metodo della ricerca. “Il lavoro fatto – ha spiegato l'Assessore Alessandro Sorte - è uno strumento fondamentale per conoscere le esigenze di mobilità e programmare i nuovi interventi infrastrutturali e di servizio. Per poter avere un quadro complessivo della mobilità dei lombardi sono state fatte oltre 28.000 interviste in un giorno feriale medio per formare un quadro attendibile degli spostamenti. Da notare che l'ultima analisi dello stesso tipo è stata condotta nel 2002. I dati che emergono presentano una realtà molto diversa rispetto a quella registrata 13 anni fa, che abbraccia il lungo periodo della crisi economica".
 

Andrea Zaghi