L'Ue vuole aprire il mercato dei servizi di gestione della navigazione aerea
Si chiede una separazione netta tra supervisori, proprietari delle strutture e fornitori dei servizi

Bruxelles, 31 gennaio 2014 - Separazione tra il gestore della rete e gli operatori, per aprire alla concorrenza anche internazionale e migliorare i servizi. Come per le ferrovie anche per i servizi aerei di navigazione l'Ue spinge per un'apertura dei mercati. La commissione Trasporti del Parlamento europeo ha votato ieri una relazione, all'interno della proposta per il Ciel unico europeo, che chiede che nei Paesi membri le autorità aeronautiche nazionali siano indipendenti dai fornitori di servizi di navigazione aerea che stanno supervisionando.
Inoltre si chiede che in servizi di sostegno come le previsioni metereologiche siano separati dalle strutture, che in Italia ad esempio sono in gran parte dell'aeronautica militare e civile, per favorire la concorrenza tra aziende, anche di diverse nazioni.
Il testo approvato dalla commissione stabilisce che gli Stati membri debbano garantire che non ci siano “impedimenti legali” che impediscano la concorrenza tra le aziende. Per questo lo Stato, nella sua gestione dei servizi di navigazione aerea, sarà tenuto a indire bandi di gara per i servizi di supporto, in modo da poter scegliere il “prestatore economicamente e qualitativamente più vantaggioso”.
Nel testo, che a marzo sarà votato dalla Plenaria di Strasburgo, i deputati chiedono di migliorare la cooperazione tra le diverse autorità aeronautiche nazionali al fine di coordinare meglio la gestione dello spazio aereo in tutta Europa e rendere il controllo del traffico aereo meno frammentato.
Inoltre il testo prevede maggiore flessibilità dei Blocchi funzionali di spazio aereo (FAB), una sorta di macrozone sovranazionali di controllo comune, per consentire ai servizi di controllo del traffico di cooperare meglio oltre le frontiere del proprio spazio aereo. Gli attuali 28 blocchi nazionali del traffico aereo saranno sostituiti da 9 autorità regionali che sono state create ma che non sono ancora pienamente operative. Secondo le nuove regole, i fornitori di servizi di navigazione aerea e le compagnie aeree potrebbero proporre accordi di cooperazione rafforzata oltre i limiti di questi FAB, aumentandone ulteriormente l'efficienza complessiva.