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Briciole di pane

Mercintreno: Federmobilità chiede un sistema di governance per l'utilizzo dei fondi disponibili della filiera del trasporto merci

Dall'edizione 2011 di MercinTreno, viene invocata una visione strategica di tutto il sistema del trasporto

Roma, 30 novembre – Ridare con urgenza fiducia agli operatori, agendo da subito con iniziative di governance per l’utilizzo più efficace dei fondi disponibili per il settore merci e per la definizione dei ruoli e delle regole per l’accesso all’infrastruttura. E' quanto invoca Federmobilità, l'associazione di assessorati ai Trasporti di Regioni, Province e Comuni, nella edizione 2011 della manifestazione MercinTreno, con l'obiettivo di un costruttivo confronto tra istituzioni, operatori del settore e mondo economico sul tema della qualità dell’offerta ferroviaria merci, con particolare riferimento alle infrastrutture ferroviarie.

“La crisi finanziaria in atto,con ogni probabilità, avrà effetti anche sui finanziamenti per lo sviluppo e ammodernamento della rete. Non a caso, gli ultimi dati sui volumi di traffico merci ferroviario fotografano una crisi strutturale del settore: in Italia, a dieci anni dall'apertura del mercato e a quattro anni dall'entrata in esercizio della rete ad alta velocità, la situazione del settore merci/ferroviario continua a essere critica. Dal 2008 (dati Istat) l'offerta da 62,5 milioni di treni*km del 2007 è passata al 58,3, -6,8%), per arrivare nel 2009 con soli 42,7 milioni di treni*km (-26,7%). La domanda servita è calata di pari passo, anche se con minore intensità: 23,8 miliardi di tonn.*km nel 2008 (-5,7% rispetto al 2007) e 17,8 nel 2009 (–25,3% sul 2008).

Sul piano dei finanziamenti, da una recente ricerca del Cesit di Napoli, risulta che gli investimenti medi programmati annui nel prossimo decennio (con o senza finanziamenti) in sistemi e infrastrutture ferroviarie, compreso il materiale rotabile sono pari a circa 5,3 miliardi di € inclusa l’alta velocità. Tale valore è stato stimato invece pari a 8,06 miliardi di € in Francia, 8,27 miliardi di € in Spagna e 9,20 miliardi di € in Germania. Il Regno Unito si attesta intorno ai 3,2 miliardi di € annui, senza considerare ancora i probabili fondi per la costruzione della linea AV.

Sul piano infrastrutturale, solo il 50% circa della rete interoperabile è utilizzata per le merci: in tutto 8.500 su un totale di 18.500 chilometri (8.000 km di rete nazionale e 500 di binari regionali).

Negli ultimi anni, si è operata, anche, una consistente riduzione del numero degli scali (dai 314 del 2007 ai 187 attuali) nonché il ridimensionamento del traffico a carro singolo: una situazione dunque di estrema fragilità gestionale, organizzativa e infrastrutturale che espone il settore a ulteriori riduzioni dei volumi di traffico, con effetti non certo positivi per la sostenibilità ambientale della mobilità e la competitività dell’economia italiana.

Al di là dei necessari interventi infrastrutturali, si auspica di intervenire da subito con misure a costo zero che possono migliorare l’attuale offerta dei servizi. “Non si possono più accettare politiche di sostegno, pur comprensibili, solo a favore dell’autotrasporto - ha dichiarato Alfredo Peri, Presidente di Federmobilità e Assessore ai Trasporti dell'Emilia Romagna - senza una visione strategica di tutto il sistema del trasporto e un quadro di coerenti politiche generali di riequilibrio e integrazione modale”.

Da segnalare che, nel corso delle sessioni di lavoro, sono stati assegnati, i riconoscimenti di MercIntreno: la Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica è stata attribuita alla società “Lotras” leader, in Italia e in Europa, nel settore del trasporto strada-ferrovia dei liquidi alimentari che gestisce in Puglia un Terminal ferroviario multimodale con raccordi ferroviari e scali merci realizzato con risorse finanziarie proprie. Inoltre, segnalazione speciale è andata all’Associazione di Studi e Ricerche per il Mezzogiorno-SRM per aver fornito nell'indagine "Il Sud sui binari dello sviluppo” gli indirizzi, in tema di infrastrutture ferroviarie, per la competitività futura del settore nei confronti di stakeholder di livello locale, nazionale ed europeo , in un’ottica di carattere strategico.

Marco Michelli