Milano vara il Piano per la mobilità sostenibile
Milano, 24 luglio 2013 - Milano, dopo dieci anni, ha il suo Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), un progetto ambizioso, che dovrà trasformare la struttura della viabilità nella metropoli in un senso più attento all’ambiente e al benessere dei cittadini. Fra i punti cardine dell’iniziativa, anche l’uso dell’auto elettrica con le apposite colonnine di ricarica e una serie di progetti pilota che hanno l’obiettivo di modificare la logistica delle merci urbane. Ma non solo, perché il Pums di Milano ha l’obiettivo di abbattere il numero di auto presenti in città (attualmente sono 550 auto per 1.000 abitanti, contro una media delle città europee di 450) anche in considerazione del fatto che i milanesi usano in media le loro auto solo per il 3% del tempo, lasciandole in sosta per il restante 97%; di privilegiare “scelte sostenibili” per l’accesso alla città con il prolungamento delle linee metropolitane, una rete capillare di parcheggi di interscambio e, di concerto con Regione Lombardia, dando una scossa positiva al sistema ferroviario.
Faranno da contorno a questi traguardi anche una maggiore attenzione alla sicurezza stradale, alle isole ambientali e pedonali, alle piste ciclabili oltre che la ricerca di una migliore efficienza nella logistica e nel trasporto delle merci nel perimetro urbano e fasi di elaborazione del Pums sono iniziate diversi mesi fa e proseguiranno con una serie di consultazioni per la realizzazione operativa sul territorio. Alla base dieci strategie: una visione metropolitana, lo sviluppo e il miglioramento delle infrastrutture di trasporto pubblico, il potenziamento della rete ferroviaria (in coordinamento con la Regione), l’organizzazione di una nuova viabilità, i principali interventi per una miglior sicurezza stradale (come aree pedonali e isole ambientali), il sostegno alla ciclabilità, la razionalizzazione dell’uso delle auto (da Area C a nuovi sistemi di sharing), l’efficienza del sistema della sosta, una nuova logistica delle merci e il superamento delle barriere architettoniche. A fare da sfondo al Pums, d’altra parte, sono i numeri che derivano da un confronto fra la situazione con altre grandi città europee.
Se a Milano, come si è detto, ci sono 55 auto ogni 100 abitanti, a Parigi si scende a 25, a Berlino a 29, mentre Londra ne conto 31, Amburgo 33, Monaco 35, Barcellona 38. Nel capoluogo lombardo, inoltre, il 50% degli spostamenti viene effettuato con mezzi privati, con una media interna a Milano di soli 4 km (il 50% di questi sono addirittura inferiori ai 2,5 km). Per disincentivare l’utilizzo dell’auto in città, quindi, la strategia della Giunta pone maggiore attenzione al trasporto pubblico, a partire dai principali nodi di interscambio, “perché – viene spiegato in una nota -, ogni giorno, da fuori Milano, entrano in città circa 850.000 persone”, e alla riorganizzazione del servizio, perché sia disponibile 24 ore su 24. Sempre per il potenziamento dei trasporti pubblici, poi, il Pums si propone di arrivare al compimento del progetto di integrazione tariffaria su scala regionale oltre che alla maggiore incentivazione delle formule in abbonamento. “Oltre al trasporto pubblico – viene sempre spiegato -, devono diventare vere alternative al mezzo privato anche le biciclette”.
Per raggiungere questo obiettivo, si punta alla realizzazione di una rete ciclabile diffusa, che possa contare di 300 km di piste e corsie nei primi cinque anni e di 500 km in un decennio, e integrata a un sistema di isole pedonali e Zone 30. Il tutto accompagnato dalla riqualificazione degli itinerari ciclabili esistenti, dall’ampliamento del servizio di bike sharing, che nel 2012 ha cominciato ad uscire dal centro, a garantire un servizio notturno da marzo a ottobre e che nei prossimi mesi raggiungerà oltre 200 stazioni per un totale di 3.700 biciclette in circolazione, e dalla posa di rastrelliere in tutta la città (sono oltre 1000 i nuovi posti installati da aprile a ottobre 2012).