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Briciole di pane

Mobilità: cala l'uso dell'auto privata, ciclisti in aumento

Roma, 13 novembre 2013 - Il report dell’Istat sui dati ambientali nelle città italiane del 2012 ha suscitato la reazione delle associazioni ambientaliste che hanno chiesto al governo Letta di mettere in atto una serie di interventi a sostegno dei nuovi stili di vita. I numeri del report sono rivoluzionari, la crisi ha modificato le città. Il tasso di motorizzazione - legato al calo degli acquisti delle automobili - è sceso dello 0,7 per cento rispetto al 2011. Nello stesso tempo, per la prima volta, le vetture meno inquinanti sono più diffuse di quelle non ecologiche. Nei comuni capoluogo le macchine fino alla classe 3 sono 303,9 per mille abitanti, contro le 305,3 delle classi euro 4 o superiori. Nello stesso tempo le auto a benzina sono calate dell’1,2 per cento a favore di quelle a gasolio (0,9%) e biffe benzina/gpl o benzina/metano (0,3%). E’ migliorata anche la situazione di massimo allarme per la qualità dell’aria ed è diminuito da 59 a 52 il numero dei capoluoghi dove il valore limite per la protezione della salute previsto è stato superato per più di 35 giorni. Anche le città hanno ha subito una trasformazione, con il verde urbano che è cresciuto dell’1 per cento nei comuni capoluogo di provincia. E’ aumentato inoltre l’uso della bicicletta. Secondo una recente stima di Confindustria Ancama nel 2012 sono state vendute oltre 2 milioni di biciclette nuove e usate, un incremento netto di 200 mila pezzi in più rispetto al 2011. A fronte di questi dati, Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente ha commentato: “Urgono politiche nazionali e locali che incanalino una nuova sensibilità ambientale, sostengano i rinnovati stili di vita che possono nascere dalla crisi”. Posizione analoga è stata espressa dal presidente del Wwf Italia, Dante Caserta, che ha auspicato la nascita di un piano nazionale a sostegno dei nuovi stili di vita. Il presidente del Wwf Italia ha infatti sottolineato: “Se governata con consapevolezza l’inversione di tendenza in atto è un grande investimento per il futuro. Se l’inquinamento nelle città cala, ci si ammala di meno e lo Stato stanzia meno fondi in sanità pubblica”.  Fuori dall’Italia la green economy si è già affermata come modello di sviluppo positivo. In particolare il governo Cameron, nel Regno Unito, ha recentemente deciso di stanziare 160 milioni di sterline per la creazione di piste ciclabili in nove città e di nominare un responsabile per l’attuazione del piano.

Laura Perna

  Report Istat