Mobilità: migliaia di firme per la petizione del movimento #Salvaiciclisti
Per chiedere al Parlamento l'adozione del limite di 30 km/h nelle aree residenziali di tutte le città italiane
Roma, 5 settembre 2012 - Ha già superato le 3.000 firme la petizione, lanciata due giorni fa dal movimento #Salvaiciclisti, per chiedere al Parlamento l' adozione del limite di 30 km/h nelle aree residenziali di tutte le citta' italiane. La petizione, supportata dalla piattaforma Change.org (change.org/30elode), si rivolge ai presidenti di Camera e Senato, a quello della commissione trasporti della Camera e a tutti i parlamentari per ridurre di 20 km/h il limite massimo autorizzato in citta'.
"Un pedone puo' essere ucciso dall'imprudenza, dalla disattenzione, dalla non curanza, in ogni caso dall'eccessiva velocita' -si legge nella petizione-. Per rendersene conto basta pensare che investire una persona a 50, a 75 o a 100 km/h equivale a spingerla giu' dal balcone del terzo, del settimo o del tredicesimo piano di un palazzo. Le possibilita' di sopravvivenza ad un impatto di questo tipo non serve neppure calcolarle".
Senza contare, si legge ancora, che "7.625 pedoni e 2.665 ciclisti uccisi in 10 anni sulle strade italiane sono un tributo troppo alto da pagare per l'ebbrezza della velocita' ed e' per questo che chiediamo che venga immediatamente introdotto il limite di velocita' massimo di 30 Km/h in tutte le aree residenziali d'Italia, con eccezione delle arterie a scorrimento veloce. Chiediamo solo -si legge infine- di poter attraversare la strada ed essere sicuri di arrivare sani e salvi dall'altra parte". La petizione viene diffusa via Twitter con l'hashtag #30eLode.
"Un pedone puo' essere ucciso dall'imprudenza, dalla disattenzione, dalla non curanza, in ogni caso dall'eccessiva velocita' -si legge nella petizione-. Per rendersene conto basta pensare che investire una persona a 50, a 75 o a 100 km/h equivale a spingerla giu' dal balcone del terzo, del settimo o del tredicesimo piano di un palazzo. Le possibilita' di sopravvivenza ad un impatto di questo tipo non serve neppure calcolarle".
Senza contare, si legge ancora, che "7.625 pedoni e 2.665 ciclisti uccisi in 10 anni sulle strade italiane sono un tributo troppo alto da pagare per l'ebbrezza della velocita' ed e' per questo che chiediamo che venga immediatamente introdotto il limite di velocita' massimo di 30 Km/h in tutte le aree residenziali d'Italia, con eccezione delle arterie a scorrimento veloce. Chiediamo solo -si legge infine- di poter attraversare la strada ed essere sicuri di arrivare sani e salvi dall'altra parte". La petizione viene diffusa via Twitter con l'hashtag #30eLode.