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Briciole di pane

Mobilità sostenibile: 10 regole per sconfiggere il traffico

Tra queste trasporto pubblico, biocarburanti di seconda generazione e telelavoro

Roma - 9 luglio 2012. Trasporto pubblico, veicoli a basse emissioni, biocarburanti di seconda generazione, nuove tecnologie di gestione della mobilità, telelavoro, trasporto marittimo a basse emissioni. Sono solo alcune delle 10 regole stilate per realizzare in Italia la mobilità sostenibile e il trasporto verde tracciato nella prima conferenza degli Stati Generali della Green Economy, che si svolgeranno il 7 ed 8 novembre prossimi alla Fiera di Rimini nell'ambito di Ecomondo, fiera internazionale dello sviluppo sostenibile. Il Comitato che ha promosso gli Stati generali ha affermato che i dati relativi agli indicatori di sostenibilità per il settore trasporti in Italia “continuano ad essere negativi: l'Italia, oltre ad essere il primo Paese europeo (se escludiamo il Lussemburgo) per numero di autoveicoli privati in base al numero di abitanti, è anche quello con le percentuali di trasporto merci su ferrovia più basse, con la minore incidenza di trasporto pubblico in città e con mobilità ciclo-pedonale sotto la media europea''. Inoltre ''i trasporti italiani producono, da soli, circa un quarto delle emissioni totali di CO2 e determinano il 33% dei consumi finali di energia, rappresentando la seconda voce di spesa al consumo delle famiglie italiane''. E’ Raimondo Orsini, direttore della Fondazione per lo sviluppo sostenibile e coordinatore del gruppo di lavoro sulla mobilità a tracciare un quadro della situazione: “L'Italia è il secondo Paese manifatturiero europeo e possiede leader internazionali nel settore dell'automotive, della cantieristica navale, nel settore elettromeccanico e dell'automazione, ma anche in settori minori come il trasporto a fune o le biciclette''. Ecco, dunque, il decalogo emerso dalla Conferenza: diffusione di nuovi veicoli stradali a basse emissioni, per un miglioramento nelle emissioni di circa il 30% nei prossimi 10 anni con contributo da parte dei veicoli a gas e i veicoli elettrici pari al 18% del parco auto nazionale tra due decenni; sviluppo di biocarburanti di seconda generazione non in competizione con la produzione alimentare, raggiungendo la percentuale del 20% nel 2030, per la riduzione delle emissioni di gas serra; trasporto marittimo a bassi consumi energetici con l’obiettivo di ridurre i consumi del 35% al 2030; informazioni tecnologiche (Its) al servizio dei trasporti che permettono una riduzione delle code fino al 40% e dei tempi totali di viaggio fino al 25%; incremento del trasporto pubblico e condiviso (car-sharing e bike-sharing) in aree urbane e carpooling; aumento della mobilità ciclo-pedonale cosiddetta “dolce”; incremento del trasporto metropolitano e regionale su ferro, mediante un programma per le stazioni ferroviarie come nodi della mobilità pubblica; aumento del trasporto merci ferroviario; politiche insediative; telelavoro, grazie al quale è stata stimata, una riduzione del 5% del numero medio degli spostamenti giornalieri con un possibile meno 20% al 2030.

Chiara Biggi