Mobilità, Ue: nuove regole per ridurre l'inquinamento acustico dei veicoli
Progetto di legge votato al Parlamento europeo, i limiti ai rumori delle automobili saranno abbassati da 74 a 68 decibel
Roma, 12 febbraio 2013 – Ridurre nei prossimi 6-8 anni il livello del rumore prodotto da automobili e mezzi pesanti, per proteggere la salute dei cittadini. È questo l’obiettivo del progetto di legge che il Parlamento europeo ha approvato in prima lettura la scorsa settimana e che dovrà essere negoziato con gli Stati membri. Un impegno apprezzabile per un problema da non sottovalutare. L’esposizione continua ad alti livelli d'inquinamento acustico, infatti, non rappresenta solo un evidente disagio per il cittadino, ma può avere gravi ripercussioni sull'organismo, provocare malessere, disturbi del sonno e della concentrazione e perfino danneggiare il sistema cardiovascolare.
L'Agenzia europea dell'ambiente ha rilevato che più della metà della popolazione urbana nell'Unione è esposta a livelli elevati di inquinamento acustico, superiori ai 55 decibel, e per questo il Parlamento europeo si è prontamente attivato per affrontare il problema. “Il disegno di legge – riporta una nota – propone di introdurre gradualmente nuovi limiti sonori entro 6 anni (per l’omologazione di nuovi tipi di veicoli) e 8 anni (per l’immatricolazione, la vendita e la messa in circolazione di veicoli nuovi) dall'entrata in vigore della legislazione”. Nel dettaglio, il limite per le automobili standard sarà ridotto da 74 a 68 decibel, mentre per i veicoli più potenti è previsto un margine maggiore, che comunque non dovrebbe superare i 6 decibel in più. Al contrario, per i camion più pesanti (oltre le 12 tonnellate) potrebbe essere mantenuto il limite di 81 decibel.
I parametri appena riportati riguardano il rumore emesso dai motori, ma bisogna considerare che l’inquinamento acustico prodotto dai veicoli è causato anche da altri fattori. Un aspetto che è stato messo in evidenza dal relatore del testo votato dal Parlamento europeo, il ceco Miroslav Ouzký. "L'impatto nocivo del rumore del traffico è stato scientificamente provato – ha affermato –, ma la proposta legislativa è interamente concentrata sul rumore generato dal motore del veicolo. La mia idea era più completa fin dall'inizio: dobbiamo affrontare altri fattori quali la qualità dell’asfalto delle strade, l'aerodinamica e gli pneumatici".
Tra le novità da introdurre, gli eurodeputati hanno anche parlato di un sistema di etichette per le nuove auto, per informare i cittadini sul livello di rumore prodotto. Si tratterebbe, quindi, di un accorgimento simile a quelli già in vigore per il consumo di carburante, il rumore degli pneumatici e le emissioni di CO2.
Infine, è stata espressa preoccupazione per la silenziosità dei motori delle auto elettriche e ibride, che rappresenta un potenziale rischio per i pedoni. È evidente, infatti, che possa capitare di non accorgersi del sopraggiungere di un veicolo così silenzioso, ad esempio nel momento in cui si attraversa una strada, con le conseguenze che tutti possiamo immaginare. Per questo motivo, è stato chiesto un regolamento obbligatorio che imponga un suono a questi veicoli e il progetto di legislazione ha individuato degli standard che dovrebbero essere sviluppati per creare un sistema di allarme acustico per questi veicoli, denominato Avas (Acoustic Vehicle Alerting System).