Morelli: importante investire su sistemi multimodali
Il viceministro del Mims reputa un grave errore il blocco delle Euro 5 perché colpisce le fasce più deboli delle nostre città

La mobilità come bisogno primario perché le persone non vogliono vivere isolate, ma in comunità. È l’idea emersa durante il Talk della Fondazione per la Sussidiarietà "Il cambiamento possibile. Muoversi bene per vivere insieme" al Meeting di Rimini, dove è intervenuto anche Alessandro Morelli, viceministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili. "Dobbiamo mettere in atto un percorso culturale, di grandi investimenti" ha detto il viceministro. Con una raccomandazione: "Scelte ideologiche come quella di bloccare le auto Euro 5 nelle nostre metropoli è un grave errore perché colpisce le fasce più deboli delle nostre città non per ragioni ambientali di altissimo livello ma semplicemente perché ideologicamente si vuole impedire ad alcuni nostri cittadini di andare in giro per le nostre città".
In Italia, però, - si legge su Askanews - oltre il 70% delle persone viaggia con un'automobile privata e oltre il 90% delle merci viene trasportato su gomma. "Il trasporto su gomma non va demonizzato, ma un eccesso di utilizzo ha conseguenze sulla società, perché provoca congestioni che rendono inefficienti i sistemi di logistica". Lo ha spiegato Alessandro Perego, il direttore del Dipartimento di Ingegneria gestionale del Politecnico di Milano. Occorre quindi un riequilibrio tra tutte le modalità di trasporto, investendo in particolare sulle modalità che hanno ottenuto meno risorse. Ma i finanziamenti del Pnrr non sono sufficienti, perché occorrono "investimenti in forme di trasporto multimodale, da garantire per molti anni". "Puntare sul ferro come fa il Pnrr è la scelta vincente, perché oggi nel nostro paese il comparto è ancora troppo ridotto rispetto ai nostri partner europei - ha precisato Umberto Ruggerone, presidente di Assologistica, in un collegamento video -. La gomma servirà sempre, è imprescindibile soprattutto nell'ultimo miglio. Bisogna incentivare il traffico su medie e lunghe distanze, questo ci potrebbe risolvere molto rapidamente e in maniera strutturale anche il problema della mancanza degli autisti".