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Briciole di pane

Outsourcing della logistica, una ventata di ottimismo

La Contract Logistics, in Italia, nel 2014 sfiorerà 82 miliardi di euro. Crescendo del 2,2%

Roma, 6 dicembre 2013 - La terza edizione dell’Osservatorio Contracts Logistics del Politecnico di Milano, tenutasi nei giorni scorsi, conferma il buon andamento, in Italia, dell’outsorcing della logistica. Nel contesto settoriale sembra prevalere, soprattutto, l’esternalizzazione di singole attività, piuttosto che quella di intere aree di attività e processi.

L’Osservatorio censisce otto tipi di operatori: autotrasportatori in società di capitali; autotrasportatori in società non di capitali (“padroncini”); corrieri/corrieri espresso; gestori di interporti/terminal intermodali; gestori di magazzino; operatori del trasporto ferroviario e combinato strada-rotaia; operatori logistici e spedizionieri. Gino Marchet, docente di Logistica al Politecnico di Milano e Responsabile scientifico dell’Osservatorio stesso, ha evidenziato che quest’ultimo “è ormai un riferimento per la community italiana della logistica: lavoriamo in stretta collaborazione con Assologistica, abbiamo 14 partner e 10 sponsor che rappresentano i player più importanti del settore, e un comitato permanente con Assologistica, 18 fornitori di servizi logistici, 21 aziende utenti e 6 fornitori di tecnologie ha contribuito a impostare la ricerca, convalidandone man mano i risultati”.

I dati analizzati si riferiscono al 2011 e sono integrati da stime relative agli anni seguenti. Il settore della logistica conto terzi, nel Belpaese, è cresciuto da 71,2 miliardi di euro nel 2009 a 76,8 miliardi nel 2011, con un incremento nominale del 7,8% nei due anni (+3,5% in termini reali). Il Pil, nello stesso periodo di riferimento, è sceso dello 0,4%. Quest’anno dovrebbe arrivare a 79 miliardi. Nel 2014, a poco meno di 82 miliardi. Siamo a una crescita reale del 2,2% rispetto al 2013.

Aumenti oltre alla media si registrano per un gruppo di operatori, definiti "Top Player", che offrono l’intera gamma di servizi di logistica conto terzi. La domanda di trasporto resta collegata alle piccole partite di merci, conseguente alla crisi economica e alla politica di riduzione delle scorte. Il focus degli investimenti, è stato evidenziato, interessa soprattutto le tecnologie digitali e sembra essere principalmente legato allo sviluppo di sistemi che favoriscano lo scambio di informazioni e l’assistenza alla guida per gli autisti.

E' interessante pure l’ipotesi di nuove forme di interazione tra aziende e clienti. Ad esempio: l'istituzione di “supermarket virtuali” che consentano di fare gli acquisti in qualsiasi posto, orario e situazione. Il mondo del trasporto e del commercio, quindi, continua a riposizionarsi rispetto alle novità introdotte dalla tecnologia. Sono processi globali che hanno, evidentemente, una ricaduta sull'attività e le strategie degli Enti proprietari delle strade che, anche rispetto alle novità introdotte dalla ITC (Information and Communication Technology), si adeguano e puntano, sempre di più, a un’interazione infrastruttura-veicolo che garantisca una viabilità in grado di rispondere sempre meglio, in termini di mobilità e sicurezza, alle attese dell’utenza.

Carlo Sgandurra