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Briciole di pane

Piano Nazionale della Logistica: aggiornato a favore della crescita

Preparato anche uno studio di approfondimento tecnico-economico sui costi del non fare

Roma 1° agosto 2012 - Si è tenuta nei giorni scorsi, presso il Centro Congressi Cavour di Roma, organizzata dalla Consulta Generale per l’Autotrasporto e la Logistica, la presentazione degli ultimi studi di aggiornamento al Piano Nazionale della Logistica. Si tratta di studi importanti, sia nel metodo sia nel merito. Nel metodo, perché il Piano vede riconfermata la propria ‘filosofia’ partecipata: è il confronto con gli operatori logistici e con la comunità scientifica che genera, o rimodula, le linee portanti del Piano (pragmaticamente chiamate «azioni»). Nei contenuti, perché quello che emerge, in maniera inequivocabile, è il ruolo di trasporti e logistica come driver di sviluppo, come snodo cruciale di una politica industriale complessivamente intesa. Sono, questi ultimi, concetti sottolineati dal Presidente della Consulta, Bartolomeo Giachino, nel suo intervento. Rafforzati anche dalla constatazione che, dei dieci “corridoi” alla base della rete Ten-T, delineata (nonché finanziata) dalla Commissione Europea con la decisione 19 ottobre 2011, ben quattro passano nel nostro Paese incrociandosi nella pianura Padana. Sussistono, dunque, le condizioni oggettive per realizzare la più grande Area logistica del Sud Europa. Un’occasione di crescita da non perdere. Gli studi saranno portati a sintesi dal Comitato Scientifico della Consulta e trasmessi a Governo e Parlamento. Il tutto, assieme a uno studio specifico: un approfondimento tecnico-economico sui costi del ‘non fare’.

Carlo Sgandurra