Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Piemonte, bilancio di positivo per Movicentro

L'analisi di IRES e Politecnico di Torino

Torino, 31 agosto 2011 - Il Programma Movicentro della Regione Piemonte, avviato alla fine degli anni novanta, è oggi in avanzato stato di attuazione e inizia a verificare costi e traguardi. Con risultati di tutto rispetto.
Movicentro ha promosso la progettazione e realizzazione di una serie di nodi di interscambio nel territorio piemontese (27 in totale), per rendere più agevole e funzionale la mobilità delle persone. I nodi di interscambio, posti in corrispondenza di incroci significativi delle reti di trasporti pubblico e privato, hanno l’obiettivo di facilitare il trasbordo dei viaggiatori da un mezzo all’altro e rendono più accessibile e vantaggioso il ricorso a mezzi di trasporto collettivo per la soddisfazione della domanda di mobilità dei cittadini. E non solo, perché la realizzazione dei nodi, spesso posti in prossimità delle stazioni ferroviarie, ha rappresentato anche l’occasione per promuovere operazioni di recupero e riqualificazione (sia sotto il profilo architettonico che funzionale) di immobili e spazi urbani.
Ad analizzare la situazione, è stata un’indagine promossa dalla Regione e realizzata da un gruppo di lavoro dell’Istituto di Ricerche Economiche e Sociali per il Piemonte (IRES), e del Politecnico di Torino, presentata nell’ambito di un seminario tecnico sui Nodi di Interscambio per il rilancio del trasporto pubblico in Piemonte", i cui atti sono stati pubblicati alla fine di agosto.
La ricerca ha fatto i conti dell’iniziativa. Prendendo in esame i due Accordi di Programma Quadro che hanno sostenuto la realizzazione dei progetti, il sistema di monitoraggio ha consentito di rilevare che per l’intero programma sono state mobilitate risorse per 99,1 milioni di euro (tra somme già erogate e quelle ancora da spendere). I principali soggetti che hanno finanziato le opere sono stati, nell’ordine, la Regione (con una quota pari al 39%), i Comuni (28,8%) e lo Stato.
(24,5%). Secondo IRES e Politecnico di Torino, se dalla parte finanziaria si passa ad esaminare le caratteristiche e le stato di attuazione degli interventi previsti nei progetti relativi ai singoli nodi di interscambio, è possibile rilevare un’ampia gamma di opere promosse.
L’azione della Regione – viene sottolineato dai ricercatori – è partita da situazioni in cui venivano segnalate (nell’80% dei casi) significative carenze nella dotazione di servizi e strutture per l’utenza. Per far fronte a tali esigenze, il programma ha promosso una considerevole mole di opere che hanno inciso: sul sistema dei parcheggi automobilistici (nel 100% dei casi) spesso creando nuove strutture ed ampliando l’offerta di posti auto; sui terminal delle autolinee (nel 91% dei casi) che sono stati rilocalizzati e/o ampliati; sull’offerta di parcheggi per biciclette (nell’87% dei casi); sui sistemi di attraversamento pedonale (nell’83% dei nodi), al fine di renderli più funzionali e sicuri; sui servizi agli utenti, quali biglietterie e sale di attesa (65% dei casi); sui fabbricati viaggiatori (52% dei casi).

Andrea Zaghi

  Mappa Movicentro Piemonte