Ponte Stretto, Scopelliti: "Importanza strategica per l'Italia"
Il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti: "Fa bene Ciucci a ricordare che senza l'opera viene meno il corridoio Helsinky-La Valletta"
Catanzaro, 8 maggio 2013 - ''Nel ventunesimo secolo in Italia ancora non si riesce a comprendere l'importanza strategica delle infrastrutture, utili per lo sviluppo economico di tutto il Paese e non solo di una determinata zona''. Lo sostiene - informa una nota dell'ufficio stampa della Giunta - il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti.
''Così, mentre il resto del mondo ci sorpassa costruendo in poco tempo e in aree altamente sismiche ponti ben più lunghi di quello sullo Stretto - prosegue - da noi dopo trent'anni ancora si discute se realizzarlo o meno e intanto abbiamo perso sia in competitività sul mercato del lavoro che nella partita a chi riesce ad attirare più investitori stranieri sul proprio territorio. Fa bene Ciucci a ricordare che senza l'opera viene meno il corridoio Helsinky-La Valletta, a questa riflessione io sottolineo con forza l'importanza dell'infrastruttura anche per realizzare l'alta velocità in un tracciato completo che va da Nord a Sud dell'Italia''.
''Se vogliamo rilanciare davvero il nostro Paese e il Mezzogiorno dopo questa violenta crisi economica che ha investito il mondo - conclude Scopelliti - dobbiamo mettere da parte ogni tipo di pregiudizio verso le grandi opere e pensare allo sviluppo per il bene della societa'''.
''Così, mentre il resto del mondo ci sorpassa costruendo in poco tempo e in aree altamente sismiche ponti ben più lunghi di quello sullo Stretto - prosegue - da noi dopo trent'anni ancora si discute se realizzarlo o meno e intanto abbiamo perso sia in competitività sul mercato del lavoro che nella partita a chi riesce ad attirare più investitori stranieri sul proprio territorio. Fa bene Ciucci a ricordare che senza l'opera viene meno il corridoio Helsinky-La Valletta, a questa riflessione io sottolineo con forza l'importanza dell'infrastruttura anche per realizzare l'alta velocità in un tracciato completo che va da Nord a Sud dell'Italia''.
''Se vogliamo rilanciare davvero il nostro Paese e il Mezzogiorno dopo questa violenta crisi economica che ha investito il mondo - conclude Scopelliti - dobbiamo mettere da parte ogni tipo di pregiudizio verso le grandi opere e pensare allo sviluppo per il bene della societa'''.