Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Porti: Italia bene in commerci Med ma perde su transoceaniche

Roma, 7 gennaio 2012 - L'Italia resta leader tra i Paesi della Ue nelle relazioni commerciali con i Paesi dell'area mediterranea, ma perde terreno nel trasporto di merci ''deep sea'', che viaggiano cioè su rotte transoceaniche, in cui il nostro Paese negli ultimi cinque anni ha perso terreno rispetto ai porti del sud-est. Questi alcuni dei dati che emergono da ''Porti e Mediterraneo'', la newsletter semestrale frutto della sinergia tra Assoporti (Associazione dei Porti Italiani) ed SRM-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (centro studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo).

Nello studio, si legge in una nota, si precisa che l'Italia conferma la sua leadership tra i Paesi UE nelle relazioni commerciali con i Paesi dell'area con 57,7 miliardi di euro di merci, di cui il 70,4% e' appunto trasportato via mare.

Il nostro Paese e', inoltre, leader in Europa per merci trasportate con modalità Short Sea Shipping nel Mar Mediterraneo con 223,2 milioni di tonnellate che rappresentano il 39,2% delle merci complessivamente trasportate con la stessa modalità dall'Europa. Non altrettanto positive le performance dell'Italia nel segmento della navigazione 'deep sea' in cui si registra una perdita di competitività dei nostri porti nell'ultimo quinquennio rispetto ai concorrenti europei e della Sponda Sud Est. In piu' la competitivita' dei porti italiani e' scesa dal 2005 al 2011 nei confronti dei porti della sponda sud del Mediterraneo, in particolare nei confronti degli scali di Tanger Med e Port Said.

Lo studio analizza poi alcuni indicatori, evidenziando, ad esempio, l'aumento delle merci che transitano nel Mediterraneo a bordo di navi che passano per il canale di Suez: dai dati emerge che il numero di navi diminuisce ma le navi stesse sono sempre piu' grandi e quindi le tonnellate di merce aumentano. Anche le merci trasportate in Short Sea Shipping nel Mediterraneo sono in leggero aumento (570 milioni di tonnellate; +0,6 rispetto all'anno precedente), anche grazie alla crescita economica dei paesi della Sponda Sud del Mediterraneo e del Medio Oriente. L'interscambio marittimo dell'Italia ammonta ad oltre 242 miliardi di euro, il 17% di questo diretto verso l'Area Med.

Il nostro Paese ha un intenso interscambio marittimo con la Libia (con 8,3 miliardi di Euro ad agosto 2012), Turchia (con 7,6 miliardi) e Tunisia (con 3,5 miliardi). In termini di quote di mercato sul totale UE, l'Italia vanta il 35% di merci interscambiate con la Libia, il 32% con la Tunisia e il 25% e 21% con Egitto e Turchia