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Briciole di pane

In primavera lo scavo del tunnel esplorativo per la Torino Lione

Sarà l'unica discenderia italiana dell'opera

Torino, 4 novembre 2011 - Lo scavo del tunnel esplorativo di Chiomonte – prima vera opera relativa alla Nuova Linea Torino Lione – inizierà in primavera. E’ una delle conclusioni alle quali si è giunti dopo un sopralluogo svolto nel cantiere, il primo sul lato italiano, per la realizzazione del collegamento ferroviario italo-francese Torino-Lione. Il punto sui lavori è stato fatto da Louis Besson della Commissione Intergovernativa (CIG), Patrice Raulin e Marco Rettighieri, rispettivamente Presidente e Direttore generale di Ltf, la società promotrice della parte comune italo-francese, che comprende il nuovo tunnel transfrontaliero di 57 chilometri tra Susa, in Piemonte, e Saint-Jean-de-Maurienne in Savoia, il Presidente dell'Osservatorio Valsusa e Commissario di Governo, Mario Virano e l'Assessore regionale piemontese ai trasporti Barbara Bonino.
Diverse le tappe in programma. Entro la fine di novembre saranno conclusi tre sondaggi esplorativi in corso in questi giorni; in base ai risultati saranno consolidati le fondamenta e i piloni dell'autostrada Torino-Bardonecchia, che sovrasta il cantiere. L'operazione, necessaria perché sull'area saranno depositati fino a 250 mila metri cubi di materiale, avrà un costo stimato intorno ai 10 milioni di euro. Nello stesso periodo verranno inviate circa 60-70 lettere ai proprietari per acquisire poco meno di altri due ettari di terreno ancora necessari in aggiunta ai cinque oggi acquisiti e recintati. Presumibilmente nella prossima primavera, quindi, sarà possibile avviare dell’unica discenderia italiana della NLTL.  tunnel esplorativo. Lo scavo del tunnel esplorativo sarà fatto inizialmente con i metodi tradizionali, dinamite e “martelloni”, e successivamente, non prima però della prossima estate, con una fresa automatica, una sorta di talpa sul tipo di quella impiegata per gli scavi della metropolitana torinese.
"Il cantiere è in piena attività - ha spiegato Rettighieri – e impiega una trentina di addetti, 24 ore su 24, di due imprese valsusine”. Gli operai del cantiere, inoltre, utilizzano un catering della Valle e si sta cercando di definire la possibilità di alloggiarli presso alberghi della zona. Proprio il tema delle immediate ricadute sul territorio è stato ripreso da Virano che ha spiegato: “Stanno lavorando imprese della Val di Susa, mentre non più tardi di qualche tempo fa si diceva che il lavoro sarebbe stato fatto da gente non della Valle; funziona il sistema di catering, mentre non è ancora pienamente attivo quello di ricezione alberghiera semplicemente perché qualcuno tenta in tutti i modi di impedirlo, ma prima o poi ci riusciremo".
Il 17 novembre, ha invece annunciato l'Assessore Bonino, verrà fatto il punto su alcuni aspetti strategici l'impostazione dello schema degli appalti, nell'ottica della Legge regionale “Cantieri, sviluppo, territorio” approvata qualche mese fa. per favorire le maggiori ricadute positive possibili sull'area interessata dalla realizzazione della linea.

Andrea Zaghi