Rapporto Audimob: gli italiani tornano all’auto e scoprono il monopattino
Un’analisi sulla mobilità della penisola rileva che l’auto nel 2019 è stato il mezzo più utilizzato in Italia con un +3,5%

L’auto nel 2019 è stato il mezzo più utilizzato in Italia con un +3,5% e ora, con la pandemia in corso, è considerato una sorta di grande mascherina che protegge dal mondo esterno. Una sicurezza dal contagio, ma non dagli incidenti: nel 2019 sono stati in tutto 172.183, in leggero calo rispetto al 2018 (-0,2%), le vittime sono state 3.173, ovvero -4,8% e i feriti 241.384 (-0,6%). Il numero di morti è il più basso dell’ultimo decennio e il lockdown della scorsa primavera ha permesso un calo degli incidenti stradali di circa il 72% a marzo e dell’85% ad aprile. Sono questi i principali dati del 17esimo Rapporto Audimob sulla Mobilità degli Italiani realizzato da Isfort, in collaborazione con il Cnel e il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e con il contributo scientifico di Agens.
Come si legge nel rapporto “questo 2020 sta segnando nella mobilità dei cittadini una linea netta di cesura rispetto ad alcune tendenze consolidate della domanda. Il primo punto di rottura è determinato dall’andamento dei volumi di mobilità. Se nel biennio 2017-2019 si era assistito ad una ripresa della domanda (+8% gli spostamenti, +14% i passeggeri-km), dopo una fase quasi decennale di riduzione (dalla crisi economica del 2008), nel 2020 si è registrato l’atteso crollo verticale durante il lockdown, stimabile nell’ordine del 67% in meno di spostamenti giornalieri e dell’84% in meno di passeggeri-km percorsi. Il rimbalzo della domanda fin dalla prima fase post-restrizioni è stato fortissimo e si è poi mantenuto nei mesi successivi (+156% per gli spostamenti, +352% per i passeggeri-km tra metà maggio e metà ottobre). Tuttavia, i livelli pre-Covid restano ancora distanti di circa il 15% per il numero di viaggi e di circa il 25% per il numero di passeggeri-km”.
“Il secondo punto di rottura, molto rilevante – si legge ancora – riguarda il riparto modale: il 2019 non è stato un anno positivo per la mobilità attiva (piedi, bicicletta, etc) che nel suo insieme però ha perso quasi 4 punti di share attestandosi al 24,1%. Si è quindi interrotto un trend positivo decennale per la mobilità dolce che soprattutto nel 2017 aveva sperimentato una forte accelerazione. Hanno beneficiato di questo “sorprendente” calo sia l’auto, che ha consolidato la propria dominante posizione di mercato (62,5% di domanda soddisfatta, (ovvero 3,5 punti in più rispetto al 2018), sia l’insieme dei trasporti pubblici (dal 9,7% al 10,8%). Ma proprio sui trasporti pubblici si è scatenata una polemica dopo il blocco totale. In più, la paura degli italiani di contrarre il virus sui mezzi pubblici ha fatto perdere oltre un terzo dello share di mercato e quasi il 50% dei passeggeri”.
Emerge così un calo della mobilità sostenibile del 35% nel 2019, il livello più basso da quasi vent’anni (37,2% nel 2002). Per il 2020 è previsto un rialzo della percentuale dovuto alla crescita delle soluzioni di trasporto senza motore, che tuttavia non dovrebbe superare la soglia del 40%.
Negli ultimi mesi inoltre si è manifestato un forte interesse (+43%) verso lo spostamento in monopattino, in parte frenato dalla mancanza di sicurezza del mezzo: l’80% chiede regole più stringenti per il loro utilizzo. La ricerca evidenzia che “i monopattini elettrici sono la grande novità di questi ultimi mesi; in particolare è esplosa l’offerta di servizi di sharing e di veicoli messi a disposizione. Attualmente sono poco più di 40 i servizi attivi (erano appena 12 a dicembre 2019) o di attivazione prevista a breve, da parte di 6 operatori in una ventina di città e per una flotta complessiva di oltre 27mila veicoli (di cui 11mila a Roma e 6mila a Milano)”.