Rapporto Pendolaria, Legambiente: Italia a due velocità. FS Italiane: migliora puntualità, aumentano i viaggiatori
Dallo studio sul trasporto pendolare ferroviario emergono i successi dei Frecciarossa e i tagli a Intercity e treni regionali

Roma, 22 gennaio 2016 – In Italia aumentano le persone che viaggiano in treno, ma con dinamiche molto differenti da Nord a Sud. Da una parte il successo di treni moderni e veloci che si muovono tra Salerno, Torino e Venezia con una offerta sempre più ampia e articolata e un crescendo di passeggeri ogni giorno su Frecciarossa e Italo; dall’altra, la progressiva riduzione dei treni Intercity e dei collegamenti a lunga percorrenza su tutte le altre direttrici nazionali (-22,7% dal 2010 al 2014), dove i tempi di viaggio sono rimasti fermi agli anni '80.
Sono queste le principali tendenze che emergono dal Rapporto Pendolaria 2015 di Legambiente, una “fotografia della situazione e gli scenari del trasporto ferroviario pendolare”, presentato giovedì 22 gennaio a Napoli.
Legambiente sottolinea in particolare “la differenza e l'incongruenza in termini di offerta di treni oggi in Italia”: da Roma verso Milano nel 2007 i collegamenti Eurostar al giorno erano 17, mentre oggi tra Frecciarossa e Italo sono 63, con un aumento dell'offerta in 8 anni pari al 370%. Molto diversa, prosegue il comunicato dell’associazione, la situazione per le 120 mila persone che ogni giorno prendono i treni della ex Circumvesuviana, a Napoli, che hanno visto un calo dell’offerta di treni del 30%. Una situazione analoga, emerge dal rapporto, la vive anche chi sui collegamenti nazionali è fuori dai percorsi delle Frecce perché il calo nell’offerta degli Intercity è stata dal 2010 del 19,7% e parallelamente sono calati i passeggeri del 40%.
“Un Paese dunque con sempre più treni di serie A e B – conclude Legambiente –, dove si evidenzia in alcune città una vera e propria emergenza per i pendolari, mentre al sud come una grande questione nazionale”.
FS Italiane, treni regionali: migliora puntualità, aumentano i viaggiatori
Anche il gruppo FS Italiane ha presentato le proprie valutazioni sul Rapporto Pendolaria 2015, sottolineando che dallo studio emerge un dato importante: “dove il servizio migliora, aumentano le persone che scelgono il treno”. Un primo esempio è costituito dal successo delle Frecce nei treni a mercato. Anche nei servizi regionali offerti da Trenitalia, puntualizza la società, il 2015 ha visto crescere il numero di viaggiatori (+1,5%) insieme a puntualità (migliorata del 3% rispetto al 2014, raggiungendo una percentuale dell’89,2% di treni arrivati in orario o entro i cinque minuti), regolarità (-36,4% di cancellazioni e -23,1% di avarie con arresto della corsa) e comfort.
Nel comunicato stampa, il gruppo FSI sottolinea che “meglio è andata in quelle Regioni dove i Contratti di Servizio e la regolarità nei pagamenti hanno permesso di consegnare treni nuovi e adattare i collegamenti alle reali esigenze dei cittadini e del territorio”. A oggi Trenitalia ha rinnovato il Contratto di Servizio in nove Regioni e in due province autonome. Gli investimenti in nuovi treni hanno l’obiettivo di ridurre l’età media dei convogli (oggi 21 anni) e garantire una migliore qualità del servizio.
Dal canto suo, Rete Ferroviaria Italiana sta firmando accordi quadro con le singole Regioni, ultima in ordine di tempo la Puglia, puntando ad aumentare la capacità delle linee, grazie a nuove tecnologie d’avanguardia, e a creare le condizioni per aumentare anche l’offerta di corse. "RFI è anche impegnata, con interventi mirati a migliorare l’integrazione con gli altri vettori di trasporto, a rendere le stazioni sempre più accessibili a tutti i viaggiatori. Un obiettivo - conclude il comunicato - che coinvolge un network di 500 stazioni della rete nazionale".