Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Roma-Latina, gli arbitrati macigno sulla gara in Pf

Tempi incerti per il bando anche dopo il finanziamento Cipe da 483 milioni

Milano, 31 maggio 2011 - Slitta a data da destinarsi la pubblicazione del bando di gara in project financing per la realizzazione dell'autostrada Roma-Latina (costo totale 2.728 milioni). La delibera con cui il Cipe a novembre scorso ha confermato il finanziamento pubblico di 468,4 milioni per la realizzazione dell'infrastruttura (delibera che finora non è stata pubblicata ma che «Edilizia e Territorio» ha potuto visionare) parla chiaro: prima di procedere all'assegnazione dei lavori, la Regione Lazio deve risolvere il nodo arbitrati, oltre che eseguire la progettazione della tratta Al2-Tor de' Cenci. «Il bando di gara — si legge nel testo della delibera Cipe 88/2010 — potrà esser pubblicato solo dopo l'approvazione del progetto relativo al collegamento Al2-Roma (Tor de' Cenci) e la preventiva e completa definizione di ogni forma di contenzioso in essere». Per l'approvazione del progetto definitivo mancante potrebbe bastare qualche mese. Meno ottimistica appare, invece, la previsione sui contenziosi: sulla vicenda della concessione della Roma-Latina, infatti, pendono due arbitrati da oltre 800 milioni complessivamente che sono stati intrapresi da due soci di Arcea contro la Regione Lazio: rispettivamente Consorzio Duemilacinquanta (socio di Arcea al 10%) e Autostrade (socio con oltre il 30% delle azioni) che hanno chiesto un risarcimento danni alla Regione dopo che quest'ultima ha costituito la società Autostrade del Lazio conferendole il ruolo di aggiudicatore della Roma-Latina inizialmente dato ad Arcea. Anche su questo punto, la delibera del Cipe non lascia spazio a dubbi: «Il soggetto aggiudicatore dell'autostrada — si legge nel documento — è Autostrade del Lazio Spa». Come conferma anche l'assessore regionale ai Lavori pubblici, Luca Malcotti, «la gara sarà bandita da Autostrade del Lazio», e non da Arcea, come si era pensato in un primo momento, all'indomani della riunione Cipe di novembre, nel tentativo di trovare una soluzione al nodo arbitrati. Nel frattempo, la Regione Lazio ha intenzione di cambiare i vertici di Arcea, probabilmente con lo scopo di tenere sotto controllo la situazione. Insomma, se dopo la riunione del Cipe dello scorso 18 novembre assessori regionali e rappresentanti dell'Anas davano per imminente la gara d'appalto, a distanza di 7 mesi, non solo il bando non è stato pubblicato, ma una nube di incertezze avvolge l'infrastruttura in assoluto più attesa della Regione. Tra gli altri "misteri", ad esempio, c'è quello legato alla progettazione dell'autostrada: dopo la riunione del Cipe di novembre era stato detto che la gara poteva partire includendo il progetto definitivo della Tor de' Cenci-Latina (bretella Cisterna-Valmontone) e il preliminare della Al2-Tor de' Cenci. Ora si dice che senza la progettazione della tratta Al2-Tor de' Cenci non si può andare a gara. Insomma,. è chiaro che all'indomani della riunione Cipe sono state cambiate le carte in tavola. Probabilmente, nel corso dell'incontro è emerso con maggiore chiarezza che il problema degli arbitrati era molto più complesso (e più caro) di quanto sembrava inizialmente. Tant'è che, a quanto «Edilizia e Territorio» apprende, nella vicenda sarebbe entrata. in scena anche la Corte dei conti, alla quale è stato probabilmente richiesto un parere proprio dal Cipe per verificare che i fondi messi a disposizione dal ministero delle Infrastrutture siano effettivamente utilizzati per la realizzazione della Roma-Latina e non per pagare i due arbitrati milionari. C'è un ultimo punto controverso nella delibera del Cipe. Il documento stabilisce che la gara d'appalto deve riguardare la realizzazione dell'intera infrastruttura, che sarà costruita al 60% con fondi privati (poi ripianabili tramite il pedaggio) e «fino a un massimo del 40% con fondi pubblici» (984 milioni su 2.728). Con la delibera, il Cipe conferma il finanziamento di 468,4 milioni e specifica che saranno oggetto della convenzione con l'aggiudicatario della gara «le tratte che risulteranno coperte finanziariamente», prima tra tutte la tratta centrale Tor de' Cenci-Latina. Le tratte che saranno inizialmente tagliate fuori potranno essere inserite in convenzione sulla base dei contributi pubblici eventualmente disponibili. Ma «ove tali contributi pubblici non si rendessero disponibili entro i tre anni successivi alla data di perfezionamento della convenzione — si legge nella delibera — l'aggiudicatario non potrà rivendicare a nessun titolo nei confronti del concedente alcuna pretesa di natura economica relativa alla mancata assegnazione dei predetti ulteriori contributi pubblici». Insomma, i fondi pubblici certi sono 468,4 milioni, per il futuro nulla è garantito.

Giulia Del Re (Fonte: Sole 24 Ore Edilizia e Territorio)