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Briciole di pane

Roma-Reggio Calabria in quattro ore. Parola del Ministro Tremonti

Il collegamento tra i due capoluoghi eguaglierà il tempo di percorrenza della tratta Roma - Milano

Reggio Calabria, 12 maggio 2011 - Roma–Reggio Calabria in quattro ore. E’ questo l’obiettivo del programma per il potenziamento della rete ferroviaria del Mezzogiorno presentato quest’oggi a Reggio Calabria dal Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, insieme al governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti. Gli interventi – concertati con RFI (Rete Ferroviaria Italiana) – riguarderanno l’adeguamento infrastrutturale e tecnologico della linea ferroviaria Battipaglia-Reggio Calabria, il potenziamento della linea ionica Gioia Tauro–Sibari–Metaponto–Taranto-Bari e la variante Ogliastro–Sapri. ''Se riusciremo a fare questo – ha commentato Tremonti – avremo fatto un lavoro di unificazione reale di questo Paese. E' diritto del Mezzogiorno avere un trattamento speciale, com'era peraltro previsto nel Trattato di Roma''. Attualmente 4 ore è il tempo (massimo) necessario per percorrere, in treno, la tratta Roma–Milano. Nel dettaglio l’adeguamento della linea ferroviaria Battipaglia-Reggio Calabria prevede un costo di 230 milioni di euro interamente finanziati, il potenziamento della linea ionica richiede invece un investimento di 450 milioni di euro (ed al momento è stata sviluppata la progettazione preliminare) mentre per la variante Ogliastro-Sapri è stato ultimato lo studio di fattibilità. Il ministro ha inoltre sottolineato inoltre ''la necessità fondamentale di avere un’unica regia nazionale sulle grandi opere capaci di far funzionare meccanismi automatici per ridurre ritardi e quindi, la conclusione dei lavori'' aggiungendo che “nel decreto sviluppo sono stati inseriti limiti ai microappalti ed alle cosidette opere compensative, più trasparenza di procedure''. Nei mesi scorsi il ministro dell’economia aveva affrontato un viaggio in treno insieme ai segretari della Cisl e della Uil da Roma a Reggio Calabria, ed era risalito lungo l’autostrada A3 in pulmino; quest’oggi farà il percorso inverso, tornando da Reggio Calabria a Roma in treno.

Ma Tremonti ha anche affrontato il tema dell'economia a due velocità, che in Italia esiste ancora tra nord e sud: "L'Italia in Europa e' l'unico Paese uguale con due economie diverse. E siccome non vogliamo che sia un Paese diviso, dobbiamo lavorare perche' questo dualismo si riduca. Il nord e il centro vanno bene, quello che deve essere al centro della nostra azione e' il meridione d'Italia. Nel mondo i Paesi che stanno indietro si muovono piu' velocemente, in Europa e in Italia la regione che sta piu' indietro si muove meno velocemente". Tremonti si è poi soffermato sul paradosso che ci sono i soldi e non si spendono. "I fondi europei - ha osservato - sono soldi italiani, Bruxelles ne preleva una quota e li manda nelle regioni del Mezzogiorno ma le capacita' di spesa e' tra le piu' basse d'Europa. Sono soldi italiani che vengono parcheggiati e quando non sono spesi vanno in un altro Paese d'Europa. Noi abbiamo finanziato lo sviluppo di altri avendo rinunciato al nostro sviluppo. La grande questione non e' la capacita' finanziaria ma le capacita' amministrative e di spesa". Il ministro ha poi ha definito "eclatanti" le norme contenute nel provvedimento, tra cui il credito d'imposta per le imprese che assumono nel Mezzogiorno, che va nella direzione della fiscalita' di vantaggio, gia' "consentita dall'Europa". Seguiranno, ha promesso, altre richieste all'Europa sulle agevolazioni alle imprese del Mezzogiorno. "Tenete conto - ha detto Tremonti - che il diritto del Mezzogiorno di chiedere un trattamento particolare e' nel Trattato di Roma degli anni '50". Il secondo punto contenuto nel decreto sullo sviluppo riguarda le coste, con la possibilita' di far nascere i distretti turistico-alberghieri. "Significa che in continuita' territoriale -ha spiegato Tremonti- si potra' stringere un libero contratto tra imprenditori, commercianti e operatori che potranno unirsi per andare insieme nelle attivita'". Saranno zone a burocrazia zero, dove l'unica autorita' amministrativa competente sara' il prefetto.

Chiara Biggi