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Briciole di pane

Sicurezza aerea, primo regolamento sui mezzi a pilotaggio remoto

Il documento dell'Enac elaborato per far ordine in un quadro privo di norme di riferimento

Roma, 17 dicembre 2013 – I mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto, noti nel settore con la sigla APR, sono piccoli velivoli la cui diffusione negli ultimi tempi sta crescendo esponenzialmente. Grazie al controllo da remoto, vengono utilizzati in diverse attività, da quelle conoscitive a quelle più critiche per ambiente e modalità. Per esempio si adattano a operazioni di sorveglianza del territorio, di rilevamento delle condizioni ambientali, di trasmissione dati, di riprese aeree, di impieghi agricoli. E sono utilizzati anche per applicazioni in siti ostili come monitoraggio di incendi, ispezioni di infrastrutture e di impianti, sorveglianza del traffico stradale o, ancora, compiti di ordine pubblico. In questi ultimi anni, il comparto ha visto l'aumento del numero sia di costruttori di questa tipologia di mezzi e della relativa componentistica, sia di operatori aerei.


Da ieri esiste una prima regolamentazione del settore. Il Consiglio di Amministrazione dell'Enac, infatti, ha deliberato il Regolamento sugli APR. Data la novità della materia e alla luce dell'assenza di un quadro normativo di riferimento, l'Enac ha elaborato un Regolamento che, in attuazione dall'articolo 743 del Codice della Navigazione, fornisce i requisiti per assicurare l'impiego di questi mezzi in condizioni di sicurezza.

L'Enac e' una delle prime autorità a pubblicare una regolamentazione del settore. Non esiste ancora, infatti, uno standard di riferimento europeo, che e' tuttora in fase di studio, sia a livello comunitario, sia dell'ICAO (International Civil Aviation Organization).

 


Alcuni aspetti del regolamento
Per quanto attiene la fascia di peso più bassa, la disciplina e' basata sul concetto di autocertificazione nel caso di operazioni di volo non critiche, ovvero attività che prevedono uno scenario nel quale, in caso di emergenza, un danno a terra a persone o cose e' valutato estremamente improbabile.

Le operazioni di volo critiche, invece, devono essere autorizzate dall'Enac che, sulla base della dichiarazione presentata dall'operatore, stabilisce gli accertamenti necessari tenendo conto della complessità del sistema e della criticità degli scenari operativi. Tra queste operazioni si annoverano il sorvolo di aeree congestionate, di assembramenti di persone, di agglomerati urbani, infrastrutture, impianti industriali, linee ferroviarie ecc.

Per i Sistemi Aeromobili Pilotaggio Remoto di peso superiore ai 25 kg, invece, e' sempre prevista una certificazione del mezzo aereo e una autorizzazione all'operatore aereo, indipendentemente dalla criticità delle operazioni di volo. Per tali mezzi, infatti, si mantiene la stessa tipologia di regolamentazione in uso per gli aeromobili tradizionali, certificazioni di aeronavigabilità e autorizzazione all'impiego.

 

Manuela Zucchini