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Briciole di pane

Statale della Mendola: «Era meglio con l'Anas»

Sergio Divina chiede verifiche sulla gestione al Ministero

Mendola, 15 marzo 2014 - Dopo quasi due mesi, finalmente aperta anche se solo a senso unico alternato al strada statale 42 della Mendola, sul versante altoatesino del passo. Della chiusura della strada che collega la valle di Non all'Alto Adige si è occupato il Senato a Roma con un intervento del senatore leghista Sergio Divina che, almeno per quanto riguarda la Mendola, sembra rimpiangere i tempi in cui la gestione della strada SS 42 era in capo all'Anas e non come succede oggi alla Provincia autonoma di Bolzano.

La Mendola è un passo che divide le province di Trento e di Bolzano, e da sempre, essendo a una quota di circa 1.400 metri, ha visto precipitazioni nevose, a volte anche di ande importanza. «Si è verificata anche quest'anno una nevicata abbondante, ma il guaio è che, mentre prima la gestione era in capo all'Anas, adesso è passata alle due Province autonome. Se ai tempi dell'Anas la strada rimaneva chiusa due o tre giorni era già un'eccezione, ma ora è chiusa da settimane» - ha detto il senatore trentino intervenendo in aula.

«La chiusura - ha proseguito Divina - ha provocato un danno enorme per le attività commerciali del Passo ma più in generale per l'Alta valle di Non con un calo che in certi esercizi ha superato il 50 per cento. E questo perché le pubbliche amministrazioni coinvolte si sono preoccupate più delle proprie responsabilità che non delle attività economiche delle famiglie che lì vivono» - ha ribadito il leghista.

Per questo Sergio Divina ha chiesto al Ministro delle Infrastrutture e alla stessa Anas di verificare se, vista la situazione, «funzionava meglio la loro gestione o quella attuale in capo alla Provincia di Bolzano». Infine, per concludere il suo intervento sulla SS 42, ha aggiunto: «Per risolvere il problema vi sono molteplici modalità: ci sono microcariche da sparare per far scendere la neve prima; ci sono semafori da installare che impediscano il transito nel momento in cui il manto nevoso, che deve essere monitorato, dà segnali di movimento. Il problema però non è questo. Chiedo al Ministro delle infrastrutture e all'Anas di vigilare su quello che sta accadendo e di sollecitare le due Province autonome a ripristinare il più presto possibile quella viabilità».

Giacomo Eccher (Trentino)