TAV TORINO-LIONE Governo, Regione Piemonte, Provincia e Comune di Torino: "I lavori devono andare avanti"
Sì al dialogo ma basta alle violenze

“Il Governo, la Regione Piemonte, la Provincia di Torino e la città di Torino – si legge quindi in una nota del Viminale - confermano il loro impegno per la realizzazione del ‘Corridoio mediterraneo’ di cui l'alta velocità in Valle di Susa è un tratto essenziale”. E non solo, perché il Ministero dell’Interno parla chiaro anche nei confronti delle possibilità di dialogo e delle responsabilità di ogni attore istituzionale. “Qualsiasi possibilità di dialogo – spiega infatti ancora la nota - è subordinata alla cessazione di ogni forma di intimidazione, sopruso e violenza e all'isolamento di chi, individualmente o collettivamente, vi ricorra. Ed è responsabilità di chi ha incarichi istituzionali - a partire dai sindaci - operare perché leggi e regole della nostra convivenza civile siano rispettate”.
Parole chiare che arrivano dopo ore di nuove violenze che hanno fatto contare decine di feriti fra le forze dell’ordine ed esponenti del Movimento NoTav che si oppone all’opera e che ha scatenato una nuova ondata di manifestazioni all’indomani delle operazioni di allargamento del cantiere di Chiomonte (località Maddalena), dove si costruirà l’unica discenderia italiana di servizio al tunnel di base che sbucherà a Susa. “La legalità - viene ancora rilevato - è un valore primario per ogni società libera e per il suo rispetto le Forze dell'ordine agiranno con la determinazione, l'equilibrio e la responsabilità di cui hanno dato ampia prova anche in questi mesi. Ogni violazione della legalità è un danno grave, anche economico, al Piemonte e all'Italia”. Secondo le Istituzioni, inoltre, la NLTL è un “investimento di valore nazionale ed europeo per lo sviluppo e il lavoro e che l'Unione Europea ha inserito tra le dieci priorità infrastrutturali strategiche. Un'opera che consentendo un consistente trasferimento di trasporto merci dalle ruote alle ferrovie conseguirà un significativo miglioramento ambientale”.
“Peraltro – è stato ancora spiegato - il tracciato e le modalità dell'investimento sono stati in questi anni ampiamente ridefiniti dall'Osservatorio Tav proprio per tenere conto delle istanze delle comunità locali, essendo anche già stati individuati gli investimenti a beneficio dei comuni per il riassetto idrogeologico e per lo sviluppo della Valle. Le porte del dialogo sono sempre aperte purché la finalità sia l'individuazione delle migliori soluzioni per la realizzazione dell'opera e non il suo annullamento”. Proprio per questo, la nota prosegue spiegando che “Governo e istituzioni piemontesi si rivolgono alle comunità locali e ai loro rappresentanti perché si superi ogni forma di contrapposizione pregiudiziale e ciascuno concorra alla migliore realizzazione dell'opera”.
Nel corso dell’incontro con il Ministro dell’Interno, infine, il Governatore del Piemonte, Roberto Cota, ha posto la questione “di cercare di capire da dove arrivano i finanziamenti per i gruppi che protestano. Non è gente della Val di Susa - ha detto Cota - E' in atto un processo mediatico che dà un'immagine sbagliata, poiché la maggioranza della popolazione della Valle é a favore della Tav”.