Terzo Valico: incertezze sui fondi, Liguria in allarme
Dopo le ultime decisioni del Governo, Regione e Comune di Genova chiedono assicurazioni sulla realizzazione
Genova, 25 giugno 2013 - Certezze sui fondi per realizzare il Terzo Valico, la linea ferroviaria ad alta capacità/velocità Genova-Milano. E’ quanto chiesto dal Consiglio regionale della Liguria così come l’assicurazione che, oltre ai fondi, non vi siano modifiche al progetto.
La posizione della Liguria nei confronti dell’opera è arrivata con l'approvazione all'unanimità di due ordini del giorno in Consiglio regionale con cui, appunto, vengono chieste “garanzie” sui fondi destinati alla realizzazione dell’infrastruttura e precisato che non vi siano “modifiche inaccettabili sulla realizzazione”, a seguito del definanziamento temporaneo dell'opera, previsto nel cosiddetto “Decreto del Fare” e di un successivo provvedimento che l'ha rifinanziata solo in parte, senza certezze sui tempi di erogazione dei fondi ne’ sul loro effettivo ammontare. Una situazione che ha messo in allarme la Regione Liguria. I due documenti, quindi, presentati uno dal centrodestra e uno dal centrosinistra, impegnano la Giunta sia a “monitorare questa vicenda per evitare che vi possano essere modificazioni inaccettabili sulla realizzazione di questa infrastruttura, modificazioni che sarebbero deleterie per la nostra Regione” sia a continuare “il confronto con il Governo per avere certezza sui tempi e sulla quantità dei finanziamenti necessari”. Sempre i due documenti, poi, chiedono alla Giunta di richiedere “garanzie in merito alla destinazione preferenziale del finanziamento decennale di 120 milioni per finanziare tutto il secondo lotto costruttivo del Terzo Valico”.
Ma al di là del Consiglio Regionale, la tensione a seguito delle ultime decisioni del Governo continua ad essere elevata. “Sono ancora molto preoccupato – ha commentato il Presidente della Liguria, Claudio Burlando -, perché, così com’è, il testo del Decreto che prevede un rifinanziamento del Terzo Valico non ci dà nessuna garanzia che le cose vadano nel verso giusto, perché non ci sono certezze ne’ sui tempi ne’ sull'effettiva quantità di risorse che sarà” destinata all’opera.
Burlando ha poi precisato che “il Decreto prevede, dal 2015, 120 milioni di euro per dieci anni destinati con priorità a Terzo Valico e Brennero”, ma che questo deve ancora effettuare diversi passaggi per essere operativo. La prima tappa sarà al Cipe che dovrà stabilire quanto di quei 120 milioni l'anno è destinato effettivamente al Valico e quanto al Brennero, sempre che non arrivino altre opere da finanziare. Burlando poi ha sottolineato che i fondi prima di essere erogati devono, dopo il Cipre, affrontare un iter complicato che prevede la Corte dei Conti e un decreto interministeriale. Il Presidente della Regione ha poi aggiunto che resta poi un altro problema da risolvere perché “il bando di gara del concessionario Cociv per il secondo lotto costruttivo dovrebbe essere pubblicato in autunno e – ha spiegato -, non sono affatto sicuro che questo possa essere fatto se non c’è la copertura finanziaria completa, pari a 1,1 miliardi di euro. In più, concluso l'iter parlamentare, i soldi dovrebbero arrivare differiti e spalmati su 10 anni e siccome il secondo lotto dura meno di questa spalmatura, per pagarlo si dovranno attualizzare, trovando altre risorse”.
Oltre a Burlando, in Consiglio regionale è intervenuto anche l’assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria, Raffaella Paita che ha spiegato come “il primo lotto sia stato finanziato per 500 milioni di euro e il secondo per 1,1 miliardi di euro, poi decurtati di 240 milioni di euro per la manutenzione ordinaria della rete ferroviaria”. Nei giorni scorsi, inoltre, c’è stato un altro definanziamento del secondo lotto per spostare risorse su altre opere immediatamente cantierabili. “Quest'ultimo – ha spiegato Paita -, lo considero un brutto segnale, un segnale politicamente sbagliato che rischia di rimettere in discussione la strategicità e la possibilità di andare avanti su un'opera molto importante”. Ma, lo stesso Assessore ha poi aggiunto: “Credo vi siano i margini per poter ottenere un recupero di queste risorse”. Ma, ha spiegato, riferendosi alla previsione di stanziamento di 120 milioni per dieci anni ma per due opere, “abbiamo bisogno di un chiarimento ulteriore su questa fase perché è evidente che 120 milioni moltiplicati per 10 anni portano al risultato di 1,2 miliardi e noi abbiamo bisogno di 1,1 miliardi solo per questa opera, oppure di 860 milioni, nel caso in cui si considerasse il secondo lotto costruttivo decurtato della manutenzione ordinaria andata alla rete ferroviaria”.
“Per il futuro di Genova sono indispensabili collegamenti infrastrutturali adeguati e moderni al 21/mo secolo come il Terzo Valico”, ha poi aggiunto inserendosi nel dibattito il Sindaco di Genova, Marco Doria, in Consiglio Comunale.
La posizione della Liguria nei confronti dell’opera è arrivata con l'approvazione all'unanimità di due ordini del giorno in Consiglio regionale con cui, appunto, vengono chieste “garanzie” sui fondi destinati alla realizzazione dell’infrastruttura e precisato che non vi siano “modifiche inaccettabili sulla realizzazione”, a seguito del definanziamento temporaneo dell'opera, previsto nel cosiddetto “Decreto del Fare” e di un successivo provvedimento che l'ha rifinanziata solo in parte, senza certezze sui tempi di erogazione dei fondi ne’ sul loro effettivo ammontare. Una situazione che ha messo in allarme la Regione Liguria. I due documenti, quindi, presentati uno dal centrodestra e uno dal centrosinistra, impegnano la Giunta sia a “monitorare questa vicenda per evitare che vi possano essere modificazioni inaccettabili sulla realizzazione di questa infrastruttura, modificazioni che sarebbero deleterie per la nostra Regione” sia a continuare “il confronto con il Governo per avere certezza sui tempi e sulla quantità dei finanziamenti necessari”. Sempre i due documenti, poi, chiedono alla Giunta di richiedere “garanzie in merito alla destinazione preferenziale del finanziamento decennale di 120 milioni per finanziare tutto il secondo lotto costruttivo del Terzo Valico”.
Ma al di là del Consiglio Regionale, la tensione a seguito delle ultime decisioni del Governo continua ad essere elevata. “Sono ancora molto preoccupato – ha commentato il Presidente della Liguria, Claudio Burlando -, perché, così com’è, il testo del Decreto che prevede un rifinanziamento del Terzo Valico non ci dà nessuna garanzia che le cose vadano nel verso giusto, perché non ci sono certezze ne’ sui tempi ne’ sull'effettiva quantità di risorse che sarà” destinata all’opera.
Burlando ha poi precisato che “il Decreto prevede, dal 2015, 120 milioni di euro per dieci anni destinati con priorità a Terzo Valico e Brennero”, ma che questo deve ancora effettuare diversi passaggi per essere operativo. La prima tappa sarà al Cipe che dovrà stabilire quanto di quei 120 milioni l'anno è destinato effettivamente al Valico e quanto al Brennero, sempre che non arrivino altre opere da finanziare. Burlando poi ha sottolineato che i fondi prima di essere erogati devono, dopo il Cipre, affrontare un iter complicato che prevede la Corte dei Conti e un decreto interministeriale. Il Presidente della Regione ha poi aggiunto che resta poi un altro problema da risolvere perché “il bando di gara del concessionario Cociv per il secondo lotto costruttivo dovrebbe essere pubblicato in autunno e – ha spiegato -, non sono affatto sicuro che questo possa essere fatto se non c’è la copertura finanziaria completa, pari a 1,1 miliardi di euro. In più, concluso l'iter parlamentare, i soldi dovrebbero arrivare differiti e spalmati su 10 anni e siccome il secondo lotto dura meno di questa spalmatura, per pagarlo si dovranno attualizzare, trovando altre risorse”.
Oltre a Burlando, in Consiglio regionale è intervenuto anche l’assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria, Raffaella Paita che ha spiegato come “il primo lotto sia stato finanziato per 500 milioni di euro e il secondo per 1,1 miliardi di euro, poi decurtati di 240 milioni di euro per la manutenzione ordinaria della rete ferroviaria”. Nei giorni scorsi, inoltre, c’è stato un altro definanziamento del secondo lotto per spostare risorse su altre opere immediatamente cantierabili. “Quest'ultimo – ha spiegato Paita -, lo considero un brutto segnale, un segnale politicamente sbagliato che rischia di rimettere in discussione la strategicità e la possibilità di andare avanti su un'opera molto importante”. Ma, lo stesso Assessore ha poi aggiunto: “Credo vi siano i margini per poter ottenere un recupero di queste risorse”. Ma, ha spiegato, riferendosi alla previsione di stanziamento di 120 milioni per dieci anni ma per due opere, “abbiamo bisogno di un chiarimento ulteriore su questa fase perché è evidente che 120 milioni moltiplicati per 10 anni portano al risultato di 1,2 miliardi e noi abbiamo bisogno di 1,1 miliardi solo per questa opera, oppure di 860 milioni, nel caso in cui si considerasse il secondo lotto costruttivo decurtato della manutenzione ordinaria andata alla rete ferroviaria”.
“Per il futuro di Genova sono indispensabili collegamenti infrastrutturali adeguati e moderni al 21/mo secolo come il Terzo Valico”, ha poi aggiunto inserendosi nel dibattito il Sindaco di Genova, Marco Doria, in Consiglio Comunale.