Torino è la città più "eco-mobile"
Lo dice il quinto Rapporto di Euromobility
Torino, 22 dicembre 2011 - Torino vince il premio come città più "eco-mobile" d'Italia. Lo dice il Quinto rapporto di Euromobility sulla mobilità sostenibile in 50 città reso noto in questi giorni. L’indagine, come dice il nome, prender in considerazione lo stato dell’ambiente e della mobilità in 50 centri italiani ed è stata elaborata da Euromobility (Associazione Mobility Manager), con il contributo di Assogasliquidi, Consorzio Ecogas e Bicincittà e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Dalle verifiche effettuate, dunque, il capoluogo piemontese si aggiudica il trofeo italiano della mobilità sostenibile. Torino vince grazie a un trasporto pubblico che funziona, al miglior car sharing della penisola e ad un efficiente servizio di biciclette messe a disposizione dei cittadini, oltre che per una quota significativa di auto a basso impatto ambientale e ad una elevata sicurezza sulle strade cittadine. Tutto bene, quindi, o quasi. Torino, infatti, continua a dover fare i conti con forti tassi di inquinamento atmosferico. Anche a causa , viene spiegato dal rapporto, delle “sfortunate condizioni climatiche che interessano Torino e tutto il bacino padano”. Fra le altre prime dieci città si collocano tutte città del nord, tranne Firenze al nono posto; ci sono Venezia che guadagna il secondo posto, seguita da Milano, Brescia e Parma. Dal sesto all’ottavo posto troviamo Bologna, Padova e Bergamo, mentre al decimo posto si piazza Genova. Fanalini di coda nella classifica della mobilità sostenibile, Campobasso e Foggia. “Per la prima volta – viene ancora spiegato - Euromobility ha sondato anche le abitudini e i gusti dei cittadini. Oltre il 55% dei cittadini delle 50 città usa l’automobile (quasi il 70% invece come media nazionale) e solo per il 10% degli spostamenti ci si reca fuori città (33,4% invece come media nazionale). Nell’ultimo anno è aumentato soprattutto l’uso del trasporto pubblico extraurbano e quello della bicicletta, merito forse anche della crisi economica”. Il tasso di motorizzazione, resta in Italia il più alto d'Europa (60,67 auto ogni 100 abitanti contro la media europea di circa 46), ma registra nel 2010 una lieve flessione rispetto all’anno precedente (61,13). Solo un terzo delle città registra nel 2010 un incremento rispetto al 2009. Eppure quasi il 70% dei cittadini percepisce come grave il problema del traffico e del conseguente inquinamento ambientale. Per le due ruote a motore, il tasso di motorizzazione più elevato si registra a Livorno (25 ogni 100 abitanti), seguita da Genova (21,3) e Catania (21.1), mentre le città con meno motocicli e ciclomotori sono Foggia (5.5), Venezia (6.5) e Potenza (6.9). Il primato delle due ruote più inquinanti spetta ad Aosta (il 50,3% sono Euro 0), seguita da Perugia (49,0%) e Udine (48,6%), mentre Livorno (20,5%), Firenze (24,0%) e Roma (24,4%) annoverano il minor numero di motocicli e ciclomotori Euro 0.
E’ importante anche andare nel dettaglio dell’indagine. Torino e Milano sono le città più attive nell’adottare misure di mobilità alternativa come il bike sharing, il servizio di biciclette condivise, ma sono 27 su 50 le città in cui è attivo il bike sharing elettronico (a tessera magnetica) o meccanico (a chiave codificata). Il car-sharing, l’auto condivisa, segna invece nel 2010 una battuta d’arresto: gli utenti crescono solo dello 0,7% rispetto all’anno precedente e le automobili disponibili addirittura diminuiscono (-3,6%). Milano è in testa per numero di utenti (4.097), seguita da Venezia con 3.300 e Torino con 3.290. “Nei primi mesi del 2011 – viene però sottolineato - Milano, Bologna, Torino, e Genova ritornano ad investire aumentando l’offerta di auto disponibili: 30 in più a Milano, 10 a Bologna, 6 Torino e 5 a Genova”. La migliore offerta di trasporto pubblico locale (vett*Km/ab) si registra a Milano, Venezia e Roma; la peggiore a Siracusa, Monza e Reggio Calabria.
Il rapporto esamina anche la qualità dell'aria delle città italiane per quanto riguarda le pericolose polveri sottili, PM10. Ancona ha registrato il maggior numero di superamenti (140 rispetto ai 35 consentiti), seguita da Torino (131). La media annuale di PM10 più elevata si è registrata a Torino (50 microgrammi al metro cubo, superiore al limite consentito di 40). L’aria più buona, invece, è a Genova, dove si sono registrati solo 5 superamenti, e a Potenza che ha una media annuale di 22 microgrammi al metro cubo.