Torino-Lione, le piccole imprese chiedono forte coinvolgimento nell'opera
In un incontro fra Confapi Piemonte/ANIEM ed LTF verificata la situazione degli appalti e le modalità di l'accesso delle PMI
Torino, 1 dicembre 2011 - La Nuova Linea Torino Lione si deve fare in tempi certi, ma dovrà essere realizzata con una forte partecipazione del sistema delle Piccole e Medie Imprese. Non solo quelle edili, più direttamente interessate, ma con il concorso anche delle PMI attive in altri settori come quelli della logistica, dei servizi, della metalmeccanica ma anche nel settore degli impianti/manutenzioni, delle forniture (sanitarie, ristorazione, etc.) e dei trasporti. E’ questo il senso dell’incontro che si è svolto a Torino fra Confapi Piemonte, ANIEM (che associa a livello nazionale le PMI edili di CONFAPI) insieme al Direttore Generale di LTF (Lyon Turin Ferroviarie) Marco Rettighieri e il Commissario di Governo Mario Virano. Si è trattato di un incontro operativo che è partito dalla “piena condivisione sulla necessità di realizzare con determinazione la Nuova Linea Torino Lione (NLTL)”, si legge in una nota, ma che ha avviato una “stretta collaborazione operativa per facilitare la comprensione dei bandi e l’accesso agli appalti da parte delle PMI”.
Virano e Rettighieri, nel corso dell’incontro, hanno illustrato le varie fasi di realizzazione dell’opera con particolare attenzione circa le tempistiche di realizzazione e le tipologie di lavori che dovranno essere inserite nei bandi di gara, hanno inoltre sottolineato la volontà di favorire una ricaduta economica sul territorio attraversato dall’opera, pur considerando quanto previsto dalla normativa europea degli appalti pubblici. Si prevede che nei periodi di maggior attività dei cantieri siano coinvolti fino a 2500 lavoratori. “L'interesse del sistema delle PMI Piemontesi verso la Nuova Linea Torino Lione – ha spiegato invece Alessandro Frascarolo per CONFAPI Piemonte/ANIEM - si manifesta a diversi livelli. Innanzitutto vi é un interesse indiretto, animato dalle potenziali future ricadute dell'opera infrastrutturale sull'economie locale, ma certamente più attuali sono gli interessi destati dalla consistenza dell'investimento previsto e dalla sua localizzazione proprio sul territorio dove queste imprese operano. Ovvia e determinante é la potenzialità che le PMI possono e intendono esprimere a sostegno dell'opera dal punto di vista della disponibilità delle risorse materiali e operative necessarie ma anche dell'importante contributo di appoggio culturale alla sua motivazione politica ed economica”.
Dalla riunione – è stato spiegato dai partecipanti -, è emersa una sostanziale condivisione su alcune linee operative che saranno perseguite in ,maniera coordinata. Verrà quindi data “massima e puntuale informazione” dei bandi di gara relativi agli interventi promossi e gestiti da LTF e dal nuovo futuro soggetto attuatore che, per tramite delle associazioni di categoria potranno raggiungere le imprese. Sarà perseguita anche una effettiva selezione qualitativa dei soggetti invitati a presentare offerte con particolare attenzione alle capacità operative ed alle garanzie finanziarie, anche per tramite di valutazioni di supporto da parte delle associazioni. Dovranno essere previsti anche “idonei strumenti di garanzia” per i subappaltatori locali al fine di assicurarne l'operato e la copertura finanziaria. Le PMI hanno anche chiesto una “programmazione temporale degli interventi secondari” (compatibilmente con le esigenze dei cantieri), in modo da distribuirli in funzione delle potenzialità locali.