Torino-Lione, via libera alla gara internazionale per la stazione di Susa
Lo scalo sarà allo sbocco del tunnel di base
A decidere di avviare l’iter per la gara internazionale è stato il Consiglio di amministrazione di Ltf (Lyon Turin Ferroviaire, la società responsabile del progetto per la parte comune italo-francese del futuro collegamento ferroviario tra Torino e Lione). Ltf, che è costituita pariteticamente dalle ferrovie italiane e da quelle francesi, ha infatti approvato la procedura per l'avvio del concorso il cui risultato sarà poi inserito nel progetto definitivo dell’opera. Lo scalo sarà allo sbocco del tunnel di base e dovrà funzionare da sito di interscambio fra treni internazionali e i “treni della neve”.
Continuano, intanto, i lavori al cantiere di Chiomonte (Maddalena), per lo scavo dell’unica discenderia italiana di ausilio al tunnel principale. Lo stesso Cda ha autorizzato la società a procedere con l'iter per concludere l'accordo con il raggruppamento di imprese, il cui capofila è la Cmc, per procedere all’inizio dello scavo del cunicolo esplorativo.
Proprio per agevolare i lavori ed evitare ulteriore problemi di ordine pubblico, il maxiemendamento alla legge di Stabilità, in discussione alla Camere, prevede che il sito del cantiere di Chiomonte venga dichiarato area di “interesse strategico nazionale”; la sua violazione, quindi, comporterà l’arresto da tre mesi ad un anno e un'ammenda.
E, per capire meglio come potrà diventare l’area di Susa, una volta realizzata la stazione internazionale, l’Osservatorio Valsusa presieduto da Mario Virano ha compiuto questa settimana un sopralluogo alla stazione di Valence in Francia. Una visita condotta con alcuni Sindaci della Valle di Susa e dell'area metropolitana torinese che ha permesso di capire da vicino la realtà di uno degli scali più importanti per i Tgv d’oltralpe.
A Valence, sulla linea Marsiglia-Parigi, è stato collocato lo snodo tra le linee regionali dell'Ardeche, della Drome e dell'Isere, e i treni Tgv (50 si fermano ogni giorno e altrettanti vi transitano soltanto). La stazione di Valence, costata 65 milioni di euro (al valore del 2001) e in funzione da dieci anni, è vista come modello virtuoso, sia per il tipo di costruzione, che ha un impatto “morbido” sull'ambiente, sia per la certificazione avuta a livello Ue, sia perchè attorno ad essa e' stato realizzato un parco tecnologico e scientifico sul quale si sono insediate 90 imprese e sono stati creati quasi 1.200 posti di lavoro. Un polo – è stato sottolineato nel corso della visita - che ha puntato sui settori della tecnologia, dell'innovazione e della ricerca scientifica. Attualmente, la stazione di Valence è utilizzata da due milioni di viaggiatori all'anno, 6.000 al giorno, 7.000 durante i periodi di vacanza di cui 25-30% per il cambio tra treni regionali e Tgv.