Torino-Lione, presto i primi 10 milioni per le compensazioni
Presentato ai Sindaci dei territori un dossier di progetti
Torino, 18 giugno 2012 - Quattro assi di intervento che indicano come spendere i primi 10 milioni di euro in compensazioni per la Valle di Susa e i territori interessati dalla Nuova Linea Torino Lione (NLTL). Il documento che spiega tutto è stato presentato oggi ai Sindaci dei territori interessati dai vertici di regione Piemonte, Provincia e Comune di Torino insieme al Commissario di Governo per la NLTL Mario Virano. Il dossier – è stato spiegato – è solamente “l’inizio” di un lavoro lungo, ma l’obiettivo è stare con i piedi per terra ed arrivare per davvero a fare qualcosa per la Valle. Il dossier, dunque, si divide in quattro capitoli e contiene le prime linee di intervento nella valle per spendere i primi 10 milioni di una dotazione complessiva di 140. La prima scadenza da rispettare è a fine anno: a quella data arriveranno i primi fondi e occorrerà avere pronti i primi progetti da realizzare. Ma quali sono i quattro filoni di interevento? Prima di tutto quello chiamato “Smart valley”, cioè la “valle intelligente” sull’esempio delle “smart city”, che prevede interventi per migliorare la qualità della vita degli abitanti attraverso l’uso più attento ed efficace delle nuove tecnologie. Un esempio dovrebbe essere realizzato a Condove e prevede il collegamento degli abitanti a un sistema informatico per l’assistenza medica domiciliare nelle frazioni. Alla base di questo filone di intervento, l’uso del “corridoio a fibra ottica” che corre lungo l’autostrada Torino-Bardonecchia. Il secondo ambito di intervento è dedicato alle nuove fonti energetiche. Oltre ad investimenti nel settore del fotovoltaico, sono previsti anche altri progetti che sfruttano l’acqua calda che sgorga dal cuore della montagna attraversata dal tunnel di base. Niente di nuovo – ha precisato Virano – visto che in Svizzera di cose simili ne sono già state fatte molte. Ma nuova, invece, è l’idea per la Valle di Susa di usare l’acqua calda per il teleriscaldamento, ma anche per ripristinare a Susa le terme, realizzare impianti simili a quelli di Frutingen (Svizzera), dove l’acqua calda della galleria viene utilizzata per mantenere le serre tropicali e per un allevamento di storioni che rifornisce di caviale il vicino ristorante. Il documento, poi prende in considerazione anche la sicurezza degli edifici, a partire da quelli pubblici come le scuole. E’ previsto che parte dei primi 10 milioni verrà speso per iniziative di questo genere. Mentre un’altra parte delle compensazioni andrà usata per la messa in sicurezza del territorio dal punto di vista idrogeologico. Al di là di quanto già contenuto nel documento, poi, c’è anche il tema dei trasporti dove interverrà direttamente la Regione Piemonte. “Nella distribuzione dei finanziamenti – viene fra l’altro sottolineato nel documento - dovrebbe essere rispettato il criterio contenuto in una mozione bipartisan votata dal Parlamento: ad essere privilegiati saranno i comuni più direttamente coinvolti dai lavori per realizzare l’opera. In questo caso si tratta di Susa, Chiomonte e Bussoleno. Pertanto tali risorse devono essere finalizzate a favorire i territori effettivamente interessati dalla realizzazione del tracciato dell’infrastruttura in progetto, in particolare dalle strutture tecniche e permanenti per la gestione della nuova linea, dalle tratte in superficie e dai cantieri”.