Torino-Lione: torna la tensione in Valsusa, lettere di minacce a due Sindaci
Torino, 29 gennaio 2013 - Lettere di minacce a Sindaci e operatori economici sono arrivate in Valsusa alla vigilia della presentazione ufficiale del progetto definitivo della Nuova Linea Torino Lione (NLTL) che si svolgerà a Roma il 31 prossimo. In questo modo, sale nuovamente il clima di tensione nel territorio che sarà coinvolto dalla realizzazione della NLTL lungo il Corridoio europeo 5. Tutto mentre i lavori nel cantiere di Chiomonte, dal quale partirà l’unica discenderia italiana al tunnel di base, continuano anche se sorvegliati completamente dalla forze dell’ordine.
Le lettere sono state ricevute dai sindaci di Susa e Chiomonte, Gemma Amprino e Renzo Pinard, e una terza missiva è stata recapitata ad un albergo di Susa dove alloggiano gli operai del cantiere e le forze dell’ordine.
Giovedì, invece, nella sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Commissione intergovernativa Italo-Francese e l'Osservatorio Torino-Lione illustreranno alla stampa il progetto definitivo dell'opera in una giornata di studio che verrà conclusa dal ministro Corrado Passera.
La prima lettera, al Sindaco di Susa, è stata recapitata nella mattinata. Oltre al biglietto che la invita a dimettersi (“se continuerai di questo passo la tua vita sarà breve”, questo il testo), e che dice che non ha diritto di decidere per la valle di Susa, nella busta c'era anche della polvere bianca. Nel biglietto anche altre frasi. “Il primo avviso è scaduto. Adesso passeremo ai fatti”, è la frase con cui si apre la lettera di minacce consegnata stamattina in municipio alla prima cittadina. “Sappiamo dove vivi - prosegue il testo - che auto usi e tutti i tuoi spostamenti. Guardati le spalle. Noi non dimentichiamo. Potranno passare ore, giorni, mesi, ma quando meno te lo aspetti ti capiterà qualcosa di grave e se non ti dimetterai allargheremo le minacce a tutta la tua famiglia. Le tue scelte non vanno con i nostri pensieri, non decidi per una valle, non ne hai diritto. Se continuerai di questo passo la tua vita sarà breve”. La lettera è anonima, ma secondo gli investigatori dell'Arma il linguaggio utilizzato e lo stile sarebbero da attribuire a frange estreme del movimento No Tav.
Ferma la reazione del Sindaco di Susa che ha spiegato: “Se non mettiamo coraggio non ci sarà futuro per le generazioni a venire. Andrò avanti, anche se la novità è che oltre a me questa volta minacciano anche la mia famiglia”. Il sindaco, però, ha tenuto a precisare che il ruolo del Comune non è quello che dice la lettera: “La decisione di realizzare la Torino-Lione, a dispetto di come viene percepita in valle, non è in capo a nessun sindaco ne' tantomeno a quello di Susa. Il lavoro dell'amministrazione è ridurre, per quanto possibile, i disagi e i pericoli dell'opera, garantendo i ritorni che questa potrebbe portare con se'. E' un lavoro di responsabilità, non di decisione”.
La seconda busta è stata aperta dal titolare dell'albergo, che è stato trattenuto in osservazione insieme a tre dipendenti. E una terza busta, come si è detto, è stata recapitata in mattinata anche al sindaco di Chiomonte, Renzo Pinard, pure lui favorevole all'Alta Velocità ferroviaria.
Immediate sono state le reazioni di tutte le Istituzioni locali oltre che degli schieramenti politici.