Trasporti, Chiodi: per Alta Velocità adriatica le Regioni facciano massa critica
La petizione per una linea di treni veloci lungo la dorsale adriatica prevede una raccolta di firme da consegnare al presidente del Consiglio Enrico Letta
Roma, 17 gennaio 2014 - Le Regioni adriatiche cercano di fare squadra per chiedere a gran voce l’Alta Velocità. L’idea di realizzare una linea di treni ad Alta Velocità anche sulla dorsale adriatica è nata da un’iniziativa promossa dalla 'Gazzetta del Mezzogiorno' che prevede una raccolta di firme da consegnare al premier Enrico Letta. E l’iniziativa è stata discussa, in conferenza stampa il 15 gennaio scorso, in Regione a Pescara. Gianni Chiodi , governatore della Regione Abruzzo, ha colto l’occasione per lanciare un appello al Governo e all’Europa affinché sposino il piano di dotare la costa adriatica di una linea ferroviaria veloce. 15.000 le firme già raccolte dai promotori, che con un bus-banchetto percorreranno tutta la dorsale alla ricerca di adesioni: prossime tappe Campobasso e Trieste.
Per coinvolgere il maggior numero di Regioni possibile, il governatore Chiodi si è appellato anche alla presidente della Regione, Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, in qualità di responsabile trasporti del Pd. "Dobbiamo usare l'alleanza delle Regioni adriatiche – ha detto Chiodi - perché l'Alta Velocità sulla dorsale adriatica entri nelle prospettive dei piani di Governo". "Verso quest'opera - ha sottolineato Chiodi, ricordando i 400 milioni stanziati per il miglioramento della rete e la velocizzazione - occorre un approccio pragmatico perché si tratta di un'opera costosissima alla quale però non bisogna rinunciare. Se mancherà, fra 20-30 anni tutta l'area sarà fuori dai mercati. Sarà possibile ottenere dei risultati concreti solo se si riuscirà a fare davvero massa critica con le altre Regioni della dorsale adriatica come Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise e Puglia".
Nell’ottica di perseguire l’ambizioso progetto di riequilibrare il gap infrastrutturale ferroviario tra il versante tirrenico e quello adriatico, Chiodi chiede sostegno oltre che alle altre Regioni coinvolte anche al Governo perché sostenga “la rivisitazione delle reti di trasporto trans-europee (TNT) negoziate tra Stati europei ed Unione europea tra la seconda metà degli anni '90 ed il 2005. Per questo, - ha rimarcato - vorrei che fosse ben chiaro che non potrà essere certo una sola Regione o più Regioni ad interagire con la Commissione europea su questa tematica ma necessita il coinvolgimento diretto del Governo". Quindi l'Abruzzo "accetta di consegnare al premier le firme raccolte e la Regione metterà a disposizione, come richiesto dalla Gazzetta del Mezzogiorno, i pullman perché sindaci e classe dirigente allargata possa essere presente alla consegna a Roma".
Anche il comune di Pescara si è impegnato con una delibera ad hoc per portare l'Alta Velocità sul versante adriatico. "Oggi la nostra stazione- ha detto il sindaco, Luigi Albore Mascia - può apparire una cattedrale nel deserto, con tanti metri quadrati inutilizzati, la hall vuota e pochi passeggeri. Questa iniziativa serve per rilanciare opere e strutture dove si sono investiti milioni di euro". "Il 2014 - ha concludo Mascia - è l'anno della macroregione adriatico-jonica, Pescara si presenza con le carte in regola per il rilancio e l'occasione è straordinaria ma serve una rete di infrastrutture. Io sono pronto come città".
Per coinvolgere il maggior numero di Regioni possibile, il governatore Chiodi si è appellato anche alla presidente della Regione, Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, in qualità di responsabile trasporti del Pd. "Dobbiamo usare l'alleanza delle Regioni adriatiche – ha detto Chiodi - perché l'Alta Velocità sulla dorsale adriatica entri nelle prospettive dei piani di Governo". "Verso quest'opera - ha sottolineato Chiodi, ricordando i 400 milioni stanziati per il miglioramento della rete e la velocizzazione - occorre un approccio pragmatico perché si tratta di un'opera costosissima alla quale però non bisogna rinunciare. Se mancherà, fra 20-30 anni tutta l'area sarà fuori dai mercati. Sarà possibile ottenere dei risultati concreti solo se si riuscirà a fare davvero massa critica con le altre Regioni della dorsale adriatica come Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise e Puglia".
Nell’ottica di perseguire l’ambizioso progetto di riequilibrare il gap infrastrutturale ferroviario tra il versante tirrenico e quello adriatico, Chiodi chiede sostegno oltre che alle altre Regioni coinvolte anche al Governo perché sostenga “la rivisitazione delle reti di trasporto trans-europee (TNT) negoziate tra Stati europei ed Unione europea tra la seconda metà degli anni '90 ed il 2005. Per questo, - ha rimarcato - vorrei che fosse ben chiaro che non potrà essere certo una sola Regione o più Regioni ad interagire con la Commissione europea su questa tematica ma necessita il coinvolgimento diretto del Governo". Quindi l'Abruzzo "accetta di consegnare al premier le firme raccolte e la Regione metterà a disposizione, come richiesto dalla Gazzetta del Mezzogiorno, i pullman perché sindaci e classe dirigente allargata possa essere presente alla consegna a Roma".
Anche il comune di Pescara si è impegnato con una delibera ad hoc per portare l'Alta Velocità sul versante adriatico. "Oggi la nostra stazione- ha detto il sindaco, Luigi Albore Mascia - può apparire una cattedrale nel deserto, con tanti metri quadrati inutilizzati, la hall vuota e pochi passeggeri. Questa iniziativa serve per rilanciare opere e strutture dove si sono investiti milioni di euro". "Il 2014 - ha concludo Mascia - è l'anno della macroregione adriatico-jonica, Pescara si presenza con le carte in regola per il rilancio e l'occasione è straordinaria ma serve una rete di infrastrutture. Io sono pronto come città".