Trasporti e logistica, volano di sviluppo
Una sfida decisiva per la competitività dell'economia nazionale

Roma, 31 ottobre 2012 - La presentazione del libro “Logistica e trasporti motore di sviluppo per il cambio di passo del Paese”, di Bartolomeo Giachino (già Sottosegretario ai Trasporti e Presidente della Consulta dell’autotrasporto e della logistica, nella foto), è coincisa con un anniversario significativo. Proprio il 19 ottobre 2011, infatti, la Commissione UE adottò la proposta per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti TEN-T, strutturando quest’ultima sul duplice livello di “rete centrale” (10 corridoi fondamentali da completare entro il 2030, 4 dei quali attraversanti l’Italia) e “rete globale”.
Assai nutrito il parterre dell’incontro: personalità politiche (l’ex Ministro Altero Matteoli; Luigi Grillo, Presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato; ecc.); rappresentanti dei gestori nazionali di infrastrutture trasportistiche (Ferrovie, ANAS, ecc.); i vertici delle principali Associazioni di categoria. Molto articolato il dibattito innescatosi. E’ stato lo stesso Giachino a lanciare, nel suo intervento, il messaggio fondamentale scaturito dall’incontro: non possiamo pensare di realizzare l’efficienza logistica nel 2030, dopo che i corridoi saranno stati completati; non possiamo più permetterci di aspettare per porre mano alla risoluzione di criticità storiche; occorre, da subito, impegnarsi al fine di migliorare l’accessibilità e la connessione dei territori produttivi, ampliare la capacità portuale e retroportuale, snellire le procedure doganali, sviluppare le attività logistiche a maggior valore aggiunto, privilegiare quelle infrastrutture viarie che favoriscano il decongestionamento degli ingressi alle principali aree metropolitane come pure la mobilità interna ai grandi aggregati urbani.
E’ una sfida decisiva per la competitività dell’economia italiana nel suo complesso. Un solo dato, settoriale ma drammaticamente indicativo: le esportazioni via mare dell’industria piemontese utilizzano al 99,5% i porti del Nord Europa e allo 0,5% i porti italiani. Parliamo di una Regione che dista poco più di 100 km. da Genova e Savona: segno evidente che qualcosa non funziona. Le azioni da intraprendere al riguardo, concrete e pragmatiche, sono già state individuate in un documento, il Piano Nazionale della Logistica, cui occorre dare attuazione, qualunque sia il Governo in carica, se davvero vogliamo puntare alla crescita.
Assai nutrito il parterre dell’incontro: personalità politiche (l’ex Ministro Altero Matteoli; Luigi Grillo, Presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato; ecc.); rappresentanti dei gestori nazionali di infrastrutture trasportistiche (Ferrovie, ANAS, ecc.); i vertici delle principali Associazioni di categoria. Molto articolato il dibattito innescatosi. E’ stato lo stesso Giachino a lanciare, nel suo intervento, il messaggio fondamentale scaturito dall’incontro: non possiamo pensare di realizzare l’efficienza logistica nel 2030, dopo che i corridoi saranno stati completati; non possiamo più permetterci di aspettare per porre mano alla risoluzione di criticità storiche; occorre, da subito, impegnarsi al fine di migliorare l’accessibilità e la connessione dei territori produttivi, ampliare la capacità portuale e retroportuale, snellire le procedure doganali, sviluppare le attività logistiche a maggior valore aggiunto, privilegiare quelle infrastrutture viarie che favoriscano il decongestionamento degli ingressi alle principali aree metropolitane come pure la mobilità interna ai grandi aggregati urbani.
E’ una sfida decisiva per la competitività dell’economia italiana nel suo complesso. Un solo dato, settoriale ma drammaticamente indicativo: le esportazioni via mare dell’industria piemontese utilizzano al 99,5% i porti del Nord Europa e allo 0,5% i porti italiani. Parliamo di una Regione che dista poco più di 100 km. da Genova e Savona: segno evidente che qualcosa non funziona. Le azioni da intraprendere al riguardo, concrete e pragmatiche, sono già state individuate in un documento, il Piano Nazionale della Logistica, cui occorre dare attuazione, qualunque sia il Governo in carica, se davvero vogliamo puntare alla crescita.