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Briciole di pane

Trasporti, reti Ten: protesta bipartisan a Bruxelles per salvare corridoio Berlino-Palermo

Gli europarlamentari italiani contro l'ipotesi di "taglio" del corridoio

Bruxelles, 27 settembre 2011 - No al 'taglio' del corridoio ferroviario Berlino-Palermo, no ad un'Europa che disegnando le reti Ten-T sposta la sua ''visione geopolitica sull'asse est-ovest'' dimenticando la centralità commerciale del Mediterraneo e dei porti italiani che vi si affacciano. E' il messaggio bipartisan lanciato oggi dalla delegazione italiana degli europarlamentari Pdl, Pd e Idv a Strasburgo, guidata dal vicepresidente vicario del Parlamento Gianni Pittella (Pd) e dal capogruppo Pdl Mario Mauro, in vista dell'appuntamento del 19 ottobre, quando la Commissione europea comunicherà la scelta dei progetti prioritari per lo sviluppo delle grandi infrastrutture.

La posizione presa dai parlamentari italiani fa seguito ad una lettera inviata a Barroso il primo agosto in cui si ''segnalava il disappunto'' perché rispetto al progetto iniziale di finanziare la linea Berlino-Palermo, con conseguente 'necessità' di costruire il Ponte sullo stretto di Messina, Bruxelles era orientata a privilegiare lo sviluppo verso la Puglia. Il presidente della Commissione ha risposto la settimana scorsa parlando di progetti ''elencati a titolo indicativo''.

Oggi Pittella e Mauro hanno accusato Bruxelles di voler ''privilegiare le regione europee del centro-nord'' affermando che ''si devono porre fine alle ambiguità tanto della Commissione quanto del governo italiano'' e delle stesse Ferrovie italiane, che sostengono il progetto diretto verso i porti di Bari, Lecce, Brindisi e Taranto a discapito della Sicilia.

In particolare, l'eurodeputato Vito Bonsignore (Pdl) ha affermato che ''si vuole tagliare fuori la piattaforma della Sicilia'' per ''evitare di fare concorrenza ai porti del Nord Europa''. Nel Mediterraneo, secondo quanto ricordato dai deputati, passa un terzo del commercio marittimo mondiale con navi che poi impiegano altri sei giorni per arrivare ad Amburgo e Rotterdam. Utilizzare i porti italiani permetterebbe un 'taglio' di cinque giorni nei tempi di trasporto.

Intanto il presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo e il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti hanno incontrato stamattina a Roma il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli per definire la posizione ufficiale del governo italiano sulla rimodulazione della rete trans europea dei trasporti, Ten-T, e scongiurare il paventato accantonamento del corridoio Berlino-Palermo in favore di quello Helsinki-Malta.

Matteoli, secondo un comunicato della Presidenza della Regione siciliana, ha garantito che sosterrà le richieste della Sicilia e della Calabria, e ribadirà, quindi, in sede europea che l'Italia punta al Corridoio 1 Berlino-Palermo. Il governo si è impegnato anche a garantire la partecipazione del presidente di una delle due Regioni alla riunione del prossimo 30 settembre. A fine mese, infatti, si chiuderanno le consultazioni bilaterali tra la Commissione europea e il governo italiano, mentre per il 19 Ottobre è prevista l'ufficializzazione del programma.

Lombardo e Scopelliti, oggi, hanno inviato una lettera al commissario europeo dei trasporti, Siim Kallas e al presidente della Commissione europea Barroso per ribadire le posizioni del Governo e delle due Regioni sul Corridoio 1. "Mi auguro - ha detto Lombardo al termine della riunione - che si recuperi il corridoio Berlino-Palermo perche' credo che la Commissione europea, in un'iniziale assenza di rigidi paletti dettati dall'Italia, abbia programmato diversamente. Il ministro Matteoli ha garantito che parteciperà alla riunione che si terrà a Bruxelles sull'argomento il prossimo 30 settembre. Sia io che il presidente Scopelliti siamo disponibili a partecipare alla riunione".

Lombardo ha aggiunto che anche in veste di presidente della Conferenza intermediterranea porrà il problema anche domani ad Aarhus, dove si terrà l'assemblea generale della Conferenza delle Regioni periferiche e marittime dell'Ue. "Si tratta - ha concluso - di superare un criterio che e' stato introdotto inopinatamente, sulle dimensioni delle citta' che sarebbero approdo finale o circa la consistenza dei porti. Credo che anche il lavoro di questi ultimi giorni dovrà essere importante, significativo e decisivo".

(Fonte Ansa)

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