Trasporti: Ten-T; Italia difende il corridoio Berlino-Palermo in Consiglio Ue

Bruxelles, 6 ottobre 2011 - Il 'corridoio 1' che dovrebbe legare la Sicilia all'Europa rischia di restare un progetto solo italiano. Il prossimo 19 ottobre il Commissario europeo per i Trasporti, Sim Kallas, presenterà le priorità europee per lo sviluppo delle reti ferroviarie. E l'Italia ha lanciato il rush finale per cercare di difendere la scelta della linea Berlino-Palermo (che includerebbe il ponte sullo Stretto), ma secondo fonti europee l'orientamento di Bruxelles e' più favorevole a ''scelte che abbiano un valore aggiunto per l'Europa'' e quindi ad un asse Helsinki-La Valletta che – come sbocco sul Mediterraneo - privilegia la più economica opzione dei porti pugliesi di Taranto, Bari e Brindisi piuttosto che quella di Palermo.
Il governo italiano invece punta sulla Sicilia. Il viceministro per i Trasporti, Roberto Castelli, che la settimana scorsa ha esposto la posizione italiana ai tecnici della Commissione europea, lo ha ribadito oggi in occasione del Consiglio dei ministri europei che si e' tenuto a Lussemburgo.
''Ho avuto testimonianza diretta che i nostri argomenti sono stati convincenti. Ce l'abbiamo messa tutta per difendere la nostra posizione'' ha affermato Castelli. Il viceministro ha anche osservato che ''la Commissione sta lavorando su criteri strettamente tecnici'', argomento che - stando alle indicazioni di alcune fonti europee - privilegerebbero appunto la scelta pugliese.
''In ogni caso - ha osservato Castelli - quella della Commissione e' solo un'indicazione, che poi va discussa in Consiglio e Parlamento''.
Il viceministro ha poi sollevato la questione dei finanziamenti: ''I fondi per le infrastrutture hanno una capienza di 8 miliardi per tutta l'Europa. Bisognerebbe integrarli con altri fondi, ad esempio quelli per la coesione, ed arrivare a 30 miliardi. Ma su questo punto c'e' molta divisione tra i 27''.