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Briciole di pane

Tunnel storico del Frejus ammodernato dopo 10 anni di lavori

Torino, 19 giugno 2012 - E’ passata un po’ in sordina la conclusione dei lavori di ammodernamento del tunnel ferroviario del Frejus, quello voluto 140 anni fa da Cavour, che, in attesa della partenza e del completamento della Nuova Linea Torino Lione (NLTL), costituirà ancora per molto tempo l’asse ferroviario alpino principale fra Italia e Francia. I lavori, iniziati circa dieci anni fa, si erano resi necessari per consentire il passaggio nella galleria dei vagoni sopra i quali sono posti i TIR e i containers con una sagoma più ampia. Adesso, dopo gli interventi tecnici, possono passare anche i treni merci con semirimorchi alti fino a quattro metri. “Sicuramente è una bella notizia che siano terminati i lavori di adeguamento del Frejus — ha commentato il Commissario di Governo per la NLTL, Mario Virano — ma ormai è una galleria antiquata, e non adatta ai nuovi traffici internazionali. Il limite principale sta nella pendenza, mentre la sfida di oggi è realizzare dei collegamenti sotto le Alpi che abbiano il minor dislivello possibile”. Da qui la motivazione tecnica per la realizzazione della NLTL. A parte questo, tuttavia, con la conclusione dei lavori l’Autostrada Ferroviaria Alpina (AFA), con base allo scalo merci di Orbassano, aumenterà il passaggio dei treni diretti ad Aiton, in Alta Savoia e di lì a tutti il sistema ferroviario francese. I lavori per ampliare il tunnel si sono iniziati nel 2002 e sono costati oltre 107 milioni. Tecnicamente, è stata innalzata la sagome della galleria (di 13 chilometri), fino a 4 metri di altezza, la modalità adoperata per questo lavoro, è stata “l’abbassamento del piano del ferro”, cioè l’abbassamenti del livello del terreno sul quale corrono i binari. Dalla parte italiana i lavori si sono conclusi a fine 2011, e restava da completare il versante francese. L’ammodernamento si è fra l’altro concluso con circa cinque anni di ritardo: dal 2002 viene limitata la linea storica Torino-Modane, fermando i treni regionali entro il confine a Bardonecchia, e costringendo i pendolari di linea ad utilizzare gli autobus. Mentre i Tgv potevano passare uno per volta sotto il tunnel, su un solo binario, a bassa velocità. Per quanto riguarda l’AFA, questa è stata avviata in maniera sperimentale nel 2003. Secondo i dati riportati nel primo quaderno dell'Osservatorio sulla Torino-Lione, nel 2006 erano stati solo 19.740 i trasporti effettuati, tra camion interi e semirimorchi.

Andrea Zaghi