Ue dà il via libera ai 12,7 milioni di euro di investimenti negli aeroporti di Verona e Brescia
Per la Commissione miglioreranno la mobilità e soddisferanno le esigenze dell'Italia settentrionale
Bruxelles, 9 aprile 2014 - Via libera della Commissione europea ad aiuti per 12,7 milioni di euro a favore degli aeroporti italiani di Verona e Brescia. L'esecutivo Ue ha stabilito che il finanziamento concesso dalle autorità italiane a Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca S.p.A., la società che gestisce gli aeroporti delle due città, è conforme alle norme comunitarie in materia di aiuti di Stato. Secondo la Commissione, questi investimenti miglioreranno la mobilità dei cittadini e soddisferanno le esigenze di trasporto dell’Italia settentrionale, in linea con gli obiettivi della politica europea dei trasporti e senza falsare indebitamente la concorrenza nel mercato unico.
I fondi permetteranno alla società beneficiaria di effettuare investimenti infrastrutturali per un periodo di dieci anni nell'aeroporto di Verona, da cui transitano circa 3 milioni di passeggeri l’anno, e in quello di Brescia, un piccolo aeroporto regionale utilizzato da meno di 1 milione di passeggeri l’anno e specializzato nel trasporto di merci. Tra i progetti rientrano ad esempio il miglioramento e l’ampliamento dei terminal, l’estensione della zona di stazionamento degli aerei, la riqualificazione dei servizi lato pista e delle vie di rullaggio a terra, il miglioramento delle rampe, la realizzazione di opere relative alla sicurezza.
Il conferimento di capitale era stato concesso nel 2012, in violazione dell’obbligo, cui sono soggetti gli Stati membri, di notificare alla Commissione europea gli aiuti di Stato prima di concederli. L'esecutivo Ue ha comunque valutato la compatibilità degli aiuti alla luce degli orientamenti applicabili in materia di aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree allora in vigore e l’indagine ha dimostrato che i progetti infrastrutturali oggetto degli investimenti contribuiscono al raggiungimento di obiettivi di interesse comune europeo, in quanto migliorano l’accessibilità della regione, pongono rimedio alla congestione degli aeroporti vicini e mettono gli aeroporti beneficiari nelle condizioni di soddisfare le esigenze di trasporto di passeggeri e merci in Italia settentrionale.
Le autorità italiane hanno poi presentato un piano aziendale dal quale risulta che l’aiuto pubblico era necessario per l’attuazione dei progetti, in quanto i benefici attesi non avrebbero coperto i costi di investimento. Gli aiuti erano anche proporzionati all’obiettivo perseguito, limitandosi a colmare il deficit di finanziamento. Per la Commissione inoltre la misura di aiuto non comporta una distorsione significativa della concorrenza, visto che la sovrapposizione con il bacino di utenza degli aeroporti vicini è solo limitata e gli investimenti programmati contribuiranno a decongestionare anche questi.