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Briciole di pane

Una formazione logistica e multidisciplinare

Per meglio conoscere il territorio e le dinamiche economiche

Roma, 18 dicembre 2012 - Il tanto auspicato recupero dell’efficienza logistica non è solamente questione di infrastrutture più performanti e normative meno farraginose. Come in molti altri campi, il “salto di qualità” si verifica, prima di tutto, sul piano della mentalità. A tal fine, gioca un ruolo essenziale, a tutti i livelli, la formazione.

Una moderna formazione del “logistico” (anche nei casi in cui questo termine stia a designare una professionalità meramente aziendale) non può che essere multidisciplinare, aperta a cogliere operatività e sinergie latenti nei diversi contesti produttivi; deve saper insegnare l’ottimizzazione e il coordinamento di operazioni complesse; non può limitarsi alle tematiche degli approvvigionamenti e del magazzino ma comprendere uno studio mirato delle diverse reti di trasporto e delle relative caratteristiche. Soprattutto, non può prescindere da una conoscenza approfondita dei vari territori con le sottostanti dinamiche economiche. Non a caso, il Piano Nazionale della Logistica 2011-2020 dedica un’Azione (la n. 44) al “Progetto di formazione per i trasporti e la logistica”.

Specificando, altresì, come un bisogno formativo, al riguardo, investa tutti i «diversi soggetti attori che operano sul versante delle aziende, ma anche sul versante delle politiche pubbliche». Per questo, vanno viste con indubbio favore le iniziative di cooperazione tra Centri di ricerca, Dipartimenti universitari di ingegneria dei trasporti, Fondazioni e Consorzi (una di queste iniziative ha portato, il 14 novembre scorso, alla stipula di un accordo per la per la costituzione del Polo nazionale per la formazione e la ricerca nei settori della logistica, della mobilità e dei trasporti). Si tratta di aggregare un mondo frammentato e settoriale, facendolo dialogare con realtà produttive, trasportistiche, infrastrutturali. Una sfida impegnativa, per la quale ANAS, all’occorrenza, e come già in passato, non mancherà di dare il proprio contributo.

Carlo Sgandurra