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Briciole di pane

Una rete di trasporti intermodali per il sud est Europa

Progetto con Friuli, Veneto e Puglia per favorire il passaggio dal trasporto su acqua a quello su ferro

Bruxelles, 16 novembre 2013 - Si sono riuniti a Bruxelles, presso la sede della Regione Veneto, per studiare una strategia comune per realizzare piattaforme tecnologiche intermodali che rendano più efficiente il passaggio dal trasporto su acqua a quello su ferro, allo sopo di creare così una rete di trasporti competitiva e sostenibile che attraversi il sud est Europa. Sono 42 partner riuniti nel progetto ADB (Adriatic – Danube – Black Sea) Multiplatform, tra gli italiani ci sono le Regioni Friuli Venezia Giulia, capofila del progetto che ha una durata di 30 mesi e un budget di 5,5 milioni di euro, Veneto e Puglia. Ci sono poi rappresentanti degli altri Paesi: Ungheria, Slovenia, Grecia, Romania, Albania, Croazia, Serbia e Montenegro, tutti uniti dall’obiettivo di creare un network di innovazione tecnologica nei trasporti tra Mar Nero, Danubio e Mare Adriatico.

“Finora la maggiore criticità riscontrata è la mancata interazione tra le reti e i loro gestori: occorre perciò creare degli hub specializzati che consentano anche attraverso un’unione doganale agile di superare gli attuali problemi logistici e burocratici”, ha sottolineato l’assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti della Regione Veneto, Renato Chisso. Il progetto, partendo dai risultati della prima fase di studio sulle realtà esistenti e sui possibili sviluppi dell’immediato futuro, ha individuato come strategia per combattere l’attuale crisi della grande industria, la creazione di strutture logistiche forti che consentano entro il 2020 un risparmio del 10% rispetto ai costi attuali del trasporto merci e spingere così le esportazioni.

Alla conferenza hanno partecipato gli eurodeputati membri della Commissione Tasporti del Parlamento europeo Antonio Cancian (Pdl), Lorenzo Fontana (Lega) e Franco Frigo (Pd), che si sono detti concordi sull’importanza di arrivare all’appuntamento con la nuova programmazione comunitaria che inizierà il prossimo anno, con progetti condivisi e sostenibili, come l’ADB Multiplatform, allo scopo di sfruttare al meglio i fondi che saranno messi a disposizione e tentare di diminuire il trasporto su gomma a favore delle connessioni marittimo-ferroviarie.

Tra gli obiettivi specifici di lavoro del progetto ADB per il futuro, la conferenza di medio termine di Bruxelles ha evidenziato la necessità di sviluppo concreto di standard di qualità comuni in tutta l’area nonché la creazione di un sistema multimodale che coinvolga tanto le merci quanto i passeggeri. I partner si concentreranno in particolare su quattro progetti pilota: la realizzazione di un asse di connessione tra il Mar Nero e il suo entroterra, di un asse di collegamento tra i porti del nord Adriatico e i rispettivi entroterra, di un collegamento tra i due versanti dell’Adriatico e infine dello sviluppo del trasporto fluviale lungo tutto l’asse del Danubio.

Lorenzo Robustelli