Veneto: riaperto dopo sei mesi l'aeroporto "Antonio Canova" di Treviso.
Sedici milioni di euro per la riqualificazione dello scalo
Venezia, 6 dicembre 2011 - Completati i lavori di ammodernamento infrastrutturale dell’aeroporto “Antonio Canova” di Treviso e riaperto al traffico lunedì lo scalo, anche se con qualche difficoltà a causa della nebbia che ha visto dirottare a Venezia i primi quattro voli del mattino.
Sedici milioni di euro di investimenti, totalmente autofinanziati dalla società di gestione, che hanno visto realizzare la completa riqualificazione della pista di atterraggio ed il potenziamento tecnologico degli impianti di volo che consentiranno il passaggio dell’infrastruttura dall’attuale Prima Categoria, nella quale sono consentiti atterraggi e partenze con almeno 600 metri di visibilità orizzontale, alla futura Seconda Categoria per la quale, visto il maggiore ausilio tecnologico installato, sarà possibile partire ed atterrare con soli 300 metri di visibilità scongiurando per il futuro il disagio del trasferimento di aerei e passeggeri verso altri scali.
Il completamento della qualificazione avverrà non appena la procedura di certificazione, già peraltro iniziata, verrà ultimata dalle autorità competenti.
Per tutta la durata dei lavori,eseguiti in tempo di record, le varie compagnie aeree operanti nello scalo sono state trasferite assieme ai dipendenti della società di gestione all’aeroporto “Marco Polo” di Venezia del cui sistema Treviso fa parte dal 1996, senza interrompere nemmeno per un giorno la loro attività ed assicurando pertanto il servizio alle migliaia di passeggeri che in questi mesi hanno utilizzato i voli.
La notevole entità dei lavori è riassumibile in alcuni numeri significativi: 160 mila metri cubi di terre, ghiaie ed altri materiali di fondazione movimentati per il rifacimento della pista oltre ai 14 km di nuove canalizzazioni per il rifacimento dell’intera rete idraulica aeroportuale e 200 km di cavi elettrici che consentiranno l’accensione di 700 lampade a led. Treviso è infatti il primo aeroporto in Italia ad utilizzare questa innovativa tecnologia che consente elevati standard di prestazione a fronte di un ridotto consumo. Oltre al risparmio energetico ricordato, il rinato aeroporto ha prestato la massima attenzione al trattamento ed allo smaltimento delle acque meteoriche a tutto vantaggio del confinante parco regionale del Fiume Sile le cui acque di risorgiva lambiscono lo scalo trevigiano.
Soddisfazione è stata espressa da Enrico Marchi Presidente di SAVE, gruppo societario di gestione dell’aeroporto di Venezia, per la capacità di realizzazione dell’opera nei tempi previsti senza alcun disagio per i passeggeri e per la riconsegna al territorio di un’infrastruttura di vitale importanza per i riflessi occupazionali e di supporto all’economia ed al turismo.
L’aeroporto “Antonio Canova” di Treviso, specializzato nei voli regionali, low cost e charter nell’ottica di complementarietà dell’offerta aeroportuale con il sistema veneziano, consente il raggiungimento di trentadue destinazioni internazionali e vi operano diverse compagnie aeree per i collegamenti passeggeri oltre ad importanti vettori per la movimentazione di merci.
Lo scalo nasce negli anni trenta ma solo nel 1953 sorge la prima aerostazione e fino al 1960 è l’aeroporto di riferimento per la città di Venezia del cui sistema aeroportuale, terzo in Italia per importanza, entra a far parte nel 1996. I lavori completati in questi giorni si aggiungono alla completa riqualificazione dell’aerostazione inaugurata nel 2007.