Anas presenta in Spagna le nuove barriere di sicurezza
A illustrarle al Congresso, Smart City Expo World Congress, svoltosi a Barcellona fra il 19 e 21 novembre, Nicola Dinnella, responsabile Infrastruttura stradale di Anas

Anas ha partecipato a Barcellona allo Smart City Expo World Congress 2019, giunto ormai alla sua terza edizione, dove sono stati discussi i temi della mobilità urbana, dell’economia circolare e delle ricerche di settore, nonché delle sue best practice. Nel corso dell’evento, Anas – presente anche con un proprio stand espositivo - ha illustrato ed esposto al pubblico di visitatori e agli addetti ai lavori provenienti da ogni parte del mondo le ultime innovazioni in tema di “Smart Road” e “Sicurezza stradale”.
Con particolare riferimento al tema della “Road Safety”, Nicola Dinnella, responsabile Infrastruttura stradale della Direzione Operation e Coordinamento Territoriale di Anas, ha presentato le ultime innovazioni dell’azienda nel settore dei Dispositivi di ritenuta stradale concentrandosi in particolare sulle due barriere di sicurezza di recente certificazione, una in acciaio, denominata H4 ST DSM, e un’altra in calcestruzzo, denominata National Dynamic Barrier Anas (NDBA).
I due dispositivi di ritenuta consentiranno di risolvere numerose problematiche riscontrate nell’ambito degli interventi di messa in sicurezza delle strade esistenti.
La barriera per spartitraffico in acciaio recepisce le ultime prescrizioni introdotte dal recente decreto ministeriale del 1 Aprile 2019 “Dispositivi stradali di sicurezza per i motociclisti (DSM)”. La barriera è stata concepita con l’obiettivo di tutelare i motociclisti, generalmente più esposti ai rischi e alle conseguenze di un urto, attraverso l’introduzione di un dispositivo salva motociclisti (DSM) che, in caso di urto, evita il contatto diretto contro i paletti e i bordi taglienti.
L’introduzione del DSM rende quindi il comportamento della barriere Anas assimilabile a quello tipico delle barriere continue, al contrario delle barriere esistenti con paletti esposti (barriere discontinue). Per verificare il corretto funzionamento del DSM, oltre alle tradizionali prove di certificazione previste dalla normativa UNI EN 1317 parte 1 e 2 (barriere di sicurezza stradali), sono state effettuate delle prove secondo la specifica tecnica europea CEN/TS 1317-8 che prevede l’impiego di manichini antropomorfi dotati di sensori posizionati nelle parti vitali del corpo umano (nella testa, nella prima vertebra e nel torace).
La barriera NDBA è stata ideata con l’obiettivo di risolvere numerose criticità, riscontrate nell’ambito degli interventi di manutenzione programmata su strade esistenti, derivanti soprattutto dai problemi di installazione delle barriere di sicurezza in condizioni di impianto limitate dello spartitraffico. Il nuovo sistema di vincolo e di ancoraggio progettato e brevettato ha consentito di superare queste problematiche attraverso il raggiungimento, a seguito delle prove al vero con mezzo leggero e pesante previste dalle norma UNI EN 1317, di valori altamente performanti dei parametri geometrici e cinematici di crash test.
La nuova barriera è anche dinamica perché attraverso le diverse configurazioni di vincolo disponibili può essere adattata in funzione dello spazio disponibile, del tipo di strada, dei livelli e del tipo di traffico: è quindi la barriera che si adatta finalmente alla strada e non viceversa come è accaduto fino ad oggi. Rispetto alle prove strettamente necessarie alla certificazione della barriera previste dalla normativa, Anas ha fatto un passo avanti verificando la risposta della barriera nel caso di incidenti multipli o immediatamente successivi. Sulla barriera già incidentata, è stato quindi lanciato un altro mezzo pesante di 38 tonnellate; i risultati ottenuti sono stati molto positivi perché la barriera ha resistito con successo anche al secondo urto facendo registrare dei parametri di crash test confrontabili con quelli ottenuti in occasione della prima prova.
La nuova barriera presenta inoltre degli importanti elementi di innovazione tecnologica: è stato infatti progettato un sistema integrato in grado di allertare in tempo reale le sale di controllo di Anas dell’eventuale danneggiamento del dispositivo a seguito di incidente. Con tale sistema si renderà possibile l’immediato soccorso agli utenti coinvolti in un incidente stradale, un tempestivo intervento di ripristino della circolazione nonché la segnalazione del potenziale pericolo agli altri utenti.