Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Ancma accelera sulla sicurezza

L'associazione chiede interventi sul parco circolante e sulla rete di guardrail

Milano, 22 febbraio 2011 - Stima dell'Ancma, i produttori di moto, motorini, bici e accessori: gli incidenti di motociclisti causati da difetti di sicurezza delle strade ammontano nel 2010 a oltre 65o milioni di euro. La disattenzione incosciente di tanti automobilisti e l'irresponsabilità sciagurata di tanti scooteristi sono solamente le cause più visibili degli incidenti stradali con moto e motorini. Strade traditrici. buche nascoste, guardrail a ghigliottina, posteggi ciechi agli incroci, strisce pedonali illegalmente scivolose come ghiaccio, dossi artificiali fuorilegge, segnali stravaganti sono all'origine di tante ossa sbriciolate (quando va bene). Per questo motivo l'associazione confindustriale propone interventi decisi. E suggerisce «di rinnovare il parco motociclistico con incentivi intelligenti, come quelli della regione Lombardia - ricorda Corrado Capelli, imprenditore con la Caberg (caschi) e presidente dell'Ancma - in modo da ridurre i costi sostenuti dalla società e da migliorare la sicurezza del traffico e la qualità dell'ambiente». Il rapporto sulla sicurezza della Confindustria Ancma è drammatico. Come sempre, è una statistica sanguinosa della stupidità stradale. Tuttavia il rapporto contiene segnali positivi. Gli incidenti stradali in cui moto e motorini sono coinvolti (si legga: sono vittime) stanno calando. In dieci anni le vittime su moto targate sono aumentate del 33%, nello stesso periodo la quantità di moto su strada (il "parco circolante") è cresciuto di oltre l'8o%, con il passaggio di tanti dall'automobile allo scooterone, e di conseguenza il numero di vittime moto in rapporto al loro numero è diminuito del 30%. Più sensibile il calo di incidenti per i ciclomotori: il numero di cinquantini sulle strade è diminuito di oltre il 40%, ma il calo delle vittime è stato -67% e di conseguenza - dice la ricerca - il numero di vittime su motorino in rapporto al circolante è diminuito del 46% negli ultimi10 anni. Come mai questo calo di pericolosità? Veicoli tecnologicamente più sicuri, per esempio, ma anche «dipende dalle campagne di sensibili77a7ione fatte dai costruttori di moto - osserva Capelli- che hanno aiutato a rendere gli automobilisti più attenti e rispettosi al traffico debole delle due ruote». In Italia tra l'altro c'è una mortalità terribile ma, se confrontata con la vicina Francia, più contenuta: «La mortalità francese è di 6,37 ogni diecimila motoveicoli, il dato italiano è inferiore a 2. Sui cinquantini, la Francia è a4,33 e l'Italia a 1,5», aggiunge Capelli. Se i guidatori d'auto possono essere educati, ciò non avviene con le infrastrutture. «Un terzo di tutti gli incidenti stradali avvengono in luoghi con difetti di sicurezza», avverte il rapporto dell'Ancma. «Si può stimare che la messa in sicurezza di una strada pericolosa riduce i costi sociali fino a 100 volte». Come i guardrail, quasi sempre messi in luoghi inutili: producono ferite «fino a cinque volte più gravi rispetto a quelle che il motociclista si sarebbe procurato se avesse impattato direttamente contro l'oggetto protetto dalle barriere».
(Fonte: Il sole 24 Ore)

Jacopo Giliberto