Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

In automobile con Fido e Micio, in sicurezza

L'abbandono degli animali è un reato, una vergogna e un segno d'inciviltà

Roma, 12 agosto 2016 -  E’ tempo di vacanza anche per i nostri animali. Per quanti si apprestano a raggiungere i luoghi deputati alla villeggiatura si pone il problema di trasportare in maniera sicura il fedele amico a quattro zampe. E’ una questione che interessa molti, visto che nelle case degli italiani vivono oltre sei milioni di cani, sette milioni di gatti, tredici milioni di uccelli, trenta milioni di pesci e tre milioni di rettili. Farli viaggiare in automobile, nella maniera più appropriata, è il minimo che possiamo fare per loro.

L’articolo 169 del Codice della Strada è un punto di riferimento, in tal senso. Recita, al comma 6, come segue: “…. è vietato il trasporto di animali domestici in numero superiore a uno e comunque in condizioni da costituire impedimento o pericolo per la guida. È consentito il trasporto di soli animali domestici, anche in numero superiore, purché custoditi in apposita gabbia o contenitore o nel vano posteriore al posto di guida appositamente diviso da rete od altro analogo mezzo idoneo che, se installati in via permanente, devono essere autorizzati dal competente ufficio provinciale della Direzione Generale della M.C.T.C.”. Chi viola la norma incappa in una salata sanzione amministrativa.

Sono circa 30.000 gli incidenti causati, ogni anno, dai cani che restano liberi sul sedile anteriore. Un pericolo potenziale, tanto maggiore in rapporto alla loro taglia. Il cosiddetto “trasportino”, in particolare per i gatti, è una soluzione valida e pratica per un viaggio in condizioni di sicurezza. La rete divisoria offre, invece, un maggiore confort di viaggio al “peloso” di turno. Un’accortezza: se l’animale non abituato a salire in macchina andrebbe preparato, in questo senso, programmando brevi percorsi che gli consentano di sperimentare la nuova “avventura” e di memorizzare che l’abitacolo, in fondo, è un posto tranquillo.

Ovviamente, più è lungo il tragitto verso l’agognata meta vacanziera più diventa opportuno fare uno o più “pit-stop” in qualche area di servizio o dove la strada lo renda possibile. Potrà, in questa maniera, sgranchirsi le zampe e fare i bisogni. E’ appena il caso di rammentare, ampliando il nostro ragionamento, che le punte massime di animali abbandonati si hanno nel periodo estivo (25-30%). Si stima che ogni anno, in Italia, ne sono interessati, in media, 80.000 gatti e 50.000 cani.

Più dell’80% rischia di morire restando coinvolti in sinistri o di stenti. Parliamo di un reato, punito con l’arresto fino a un anno o con una multa fino a 10.000 euro. Chi dovesse rilevare questi episodi vergognosi si annoti gli elementi necessari a individuare i responsabili (numero di targa e quant’altro ritenuto utile) e li segnali alle Forze dell’Ordine. Stando ai dati reperiti sul web, comunque, quelli vigliaccamente abbandonati nel corso del 2015 sono diminuiti rispetto al 2014.

"L’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente” ha evidenziato che nel 2015 quelli lasciati in autostrada, e sulle strade in generale, sono stati poco più di 21.000. Nel 2014 se ne erano contati oltre 23.000. Le regioni più interessate dal fenomeno sono la Puglia, la Calabria e la Sardegna. In Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige siamo quasi allo zero. Speriamo che il 2016 ne registri ancora di meno. Buone vacanze a tutti, Fido e Micio compresi.

Carlo Argeni