Autostrade, funziona l'effetto-deterrente del Tutor
I dati del 2012: +38% le ore di accensione, ma il numero di sanzioni è calato del 29%
Roma, 21 maggio 2013 – Il Safety Tutor installato sulle autostrade italiane ha davvero un effetto deterrente? Quindi, è vero che la sua presenza riduce sensibilmente le infrazioni ai limiti di velocità, migliorando la sicurezza della circolazione? Sembra proprio di sì, a giudicare dai dati diffusi ieri dall'Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale e da Autostrade per l'Italia.
Innanzitutto, ASAPS e ASPI hanno comunicato che gli eccessi di velocità registrati l’anno scorso (490mila in totale) sono diminuiti del 29% rispetto al 2011. Un calo sostanziale, se si pensa che tra gennaio e dicembre del 2012 il sistema SICVE-Tutor è stato acceso per oltre 545mila ore, ossia +38,8% rispetto al 2011.
Del resto, già a un anno dalla sua introduzione, avvenuta nel dicembre 2005, furono riscontrati importanti riduzioni dell'incidentalità (-22%), “a dimostrazione del fatto che la velocità è il principale fattore di rischio di incidente”, come ha osservato l’ASAPS. Inoltre, sempre nel primo anno di utilizzo del dispositivo, il tasso di mortalità era diminuito del 50% e anche il numero di feriti era subito sceso del 34%. Naturalmente, nel corso degli anni la copertura della rete è cresciuta: Autostrade per l’Italia ha informato che al 31 dicembre 2012 erano in funzione 318 portali, disposti su 235 tratte, per oltre 2.900 km di asfalto controllati.
Anche la Polizia Stradale ha rimarcato il grande impegno profuso negli ultimi anni per la sicurezza stradale, ricordando che i dispositivi sono stati in azione complessivamente, dal 2005 alla fine del 2012, per circa 1 milione e 700 mila ore, accertando oltre 3 milioni di violazioni.
L’analisi della Polizia Stradale mostra che l’entrata in azione del controllo della velocità sulle tratte autostradali “ha prodotto interessanti riflessi anche sull’infortunistica”. Ad esempio, i dati legati all’attività del Tutor sulle tratte A4, A1, A8 Area Lombardia evidenziano che gli incidenti stradali hanno subito un’importante e continua flessione negli anni 2010-2011-2012. Nel dettaglio, a seguito del crescente numero di ore di attività (40mila nel 2010, 56mila nel 2011, 64mila nel 2012), il numero di verbali è progressivamente sceso dagli oltre 93mila del 2010 a meno di 75mila nel 2012. Da qui si nota l’effetto deterrente causato dalla consapevolezza del controllo, che ha determinato il netto calo degli incidenti: 1.608 nel 2010, 1.561 nel 2011, 1.192 nel 2012.
“La lettura dei dati forniti dalla Polizia Stradale – ha commentato il Presidente ASAPS Giordano Biserni – evidenzia, quindi, che i controlli hanno in questo caso dato l’esito sperato, contribuendo ad una riduzione sia del numero di verbali, a dimostrazione della non volontà di far cassa ma di sortire un grande effetto deterrente, sia, più importante, una riduzione dell’incidentalità del 23%”.
L’obiettivo e, allo stesso tempo, il punto di forza del SICVE-Tutor è contribuire alla riduzione degli incidenti, sanzionando chi mantiene un comportamento scorretto di guida per molto tempo. L’unico soggetto titolato alla gestione del Tutor è la Polizia Stradale, alla quale il sistema è stato affidato da Autostrade per l’Italia a titolo gratuito. Il sistema, ha ricordato ieri l’ASAPS, funziona con qualsiasi condizione atmosferica e di illuminazione, acquisisce in automatico tipo e targa del veicolo, accerta la proprietà del mezzo tramite la banca dati della Motorizzazione Civile. Successivamente, l’operatore di polizia interviene per il riscontro dei dati, la stampa del verbale e la notifica. Ai sensi dell’articolo 208 del D.Lgs. n 285/92, le sanzioni sono emesse e incassate direttamente dalla Stato.
