Autotrasporto, anche la sosta è questione di sicurezza
Quasi tutte le merci viaggiano su gomma. E i rischi si moltiplicano
Roma, 5 febbraio 2015 – Autostrada A1, area di servizio di Anagni (Frosinone). Ore 5 di mattina del 26 gennaio scorso. Un boato nel buio. Fumo e paura. Vetri e frammenti di lamiera pressoché ovunque. La cabina di un camion in sosta, letteralmente, squarciata. Il tutto, con ogni probabilità, a causa dell’esplosione di un fornelletto da campeggio a gas, utilizzato dall’autotrasportatore per scaldarsi.
Notizia secondaria, da relegare nella cronaca locale o nel “Bollettino del Camionista”? Non proprio! Chi si occupa di mobilità stradale non può permettersi di trascurare la problematica dei luoghi di sosta, e ristoro, per autotrasportatori professionali. Perché, non dimentichiamolo, siamo un Paese in cui viaggia su gomma più dell’80% delle merci. Secondo altre statistiche, addirittura il 90%. Con questi numeri, la concentrazione di mezzi pesanti parcheggiati (la sosta è pur sempre una fase della circolazione) non rappresenta soltanto un problema di comfort lavorativo o decoro ambientale, ma una vera e propria questione di sicurezza e pubblica incolumità. Non è inutile interrogarsi su ciò che sarebbe successo se l’esplosione avesse coinvolto veicoli vicini, magari carichi di merci pericolose (infiammabili, comburenti, corrosive, tossiche o altro ancora).
Certo, nell’ultimo decennio la sensibilità al tema delle aree di servizio attrezzate per la sosta dei veicoli pesanti si è acuita. Molti sforzi sono stati fatti anche da parte delle concessionarie autostradali e dell’Albo Autotrasporto. Ma non basta. D’altronde, oltre alla disponibilità di infrastrutture fisiche servono i controlli. Accompagnati da informazioni plurilingue e servizi specifici pensati per gli autotrasportatori. Invece, i luoghi di stazionamento di autotreni, autoarticolati e autocisterne assomigliano ancora, pericolosamente, a una “terra di nessuno”. Mentre già da diversi anni le normative internazionali impongono, ai singoli Stati, di considerare alcune tipologie di merci viaggianti su strada come una prioritaria questione tanto di safety quanto di security. Con tutto ciò che dovrebbe conseguirne.