Bacco al volante, spetta al contravvenzionato dimostrare di avere ragione
Nel 2014 si sono contate 3.381 vittime a causa d'incidenti stradali. Oltre 250 mila i feriti
Roma, 21 dicembre 2015 - Attenti a Bacco. Soprattutto quando si è al volante. Bere troppo, è noto, fa male e mette a rischio la propria e altrui sicurezza. E qualche ipotetico furbetto farebbe pure bene a rassegnarsi perché, incappato nei controlli delle Forze dell'Ordine e sottoposto all'alcoltest, dovrà essere lui a dimostrare il malfunzionamento del sistema di misurazione. L’alcoltest ha, infatti, pacificamente, valenza probatoria: l’onere della prova contraria, cioè della difettosità dell’apparecchio, ricade sul guidatore (che ha molte probabilità di diventare, per un pò di tempo, un “ex-guidatore”). L’ha precisato la Corte di Cassazione - penale, è appena il caso di rammentarlo - con la sentenza n. 48840 depositata il 10 dicembre 2015.
Ora, a prescindere dal fatto specifico, quello che ci preme rilevare, ancora una volta, è la "faciloneria", sommata a tanta inammissibile incoscienza, con la quale, spesso, chi ha alzato il gomito, si mette alla guida di un automezzo. Eppure, nel corso degli anni, numerose e mirate campagne di comunicazione, in tutte le maniere possibili, hanno stigmatizzato questo comportamento ed evidenziato i rischi che comporta. Nel corso del trimestre giugno-agosto 2015 è stata attuata, in più di venti province, una campagna straordinaria di controllo sulle condizioni psicofisiche dei conducenti, che ha visto in campo agenti della Polstrada, medici e personale sanitario della Polizia di Stato, per l’accertamento sull’eventuale assunzione di alcol e sostanze stupefacenti o psicotrope. Il 5,6% dei controllati (7.419) è risultato con un tasso alcolemico superiore al limite consentito (0,5 g/l), mentre l’1,5% è risultato positivo ad almeno una sostanza stupefacente nel corso dei test preliminari su strada. Percentuali che fanno riflettere, anche perché l’Istat ha quantificato, relativamente all’incidentalità stradale nel corso del 2014, 177.031 sinistri con lesioni, 3.381 vittime e 251.147 feriti.
Quante vite potrebbero essere risparmiate, e quanto dolore si potrebbe evitare, adottando, molto semplicemente, dei comportamenti virtuosi e rispettosi delle regole. Regole di civile buon senso, prima ancora che di circolazione stradale.